
In un contesto di costanti aggiornamenti e modifiche normative, il decreto che blocca le cessioni sui crediti edilizi sta per ricevere la fiducia della Camera, nonostante alcuni intoppi di percorso.

Il governo ha posto la fiducia sul dl Superbonus all'Aula della Camera, come annunciato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

La Commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento che consente ai proprietari di villette di beneficiare del 110% di detrazione fiscale per le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia, a patto che i lavori siano stati completati almeno per il 30% entro il 30 settembre 2022.

E' stata presa in considerazione l'ipotesi di estendere la detrazione fiscale del Superbonus a 10 anni anziché 4, solo per i contribuenti con redditi bassi.

La questione dei crediti fiscali non utilizzati relativi al superbonus e ad altri bonus edilizi rimasti incagliati è diventata un tema di grande rilevanza, tanto da richiedere l'intervento delle istituzioni e del mondo bancario.

Le proposte emendative al Decreto-legge n. 11/2023 sulla cessione dei crediti presentate dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti sono state accolte nel percorso parlamentare di conversione in Legge.

La commissione Finanze alla Camera ha sospeso i lavori sulla proposta del relatore riguardante i crediti maturati sulle spese 2022. La commissione si riunirà nuovamente lunedì alle 11 per riprendere le votazioni e il testo dovrebbe approdare in Aula il 29 marzo.

Il 2023 è iniziato con un'importante novità riguardo al Superbonus, partita infatti la fase di transizione con la misura che passa da 110% a 90%.

Tre mesi in più alle villette per finire di pagare i lavori con l'agevolazione piena; sconto e cessione garantiti per Iacp, Onlus, barriere architettoniche e sisma; una soluzione per risolvere il nodo dei lavori relativi a caldaie e infissi.

Ad oggi mancano appena 10 giorni per poter inviare la Comunicazione obbligatoria per l’utilizzo delle detrazioni mediante la cessione del credito e lo sconto in fattura. Ma ci sono ulteriori proroghe in vista?