Con l’espressione “SismaBonus” si indica una detrazione fiscale Irpef caratterizzata da percentuali differenti, che possono raggiungere il 50%, il 70%, il 75%, l’80% o anche l’85%. Tale varietà dipende dalle diverse situazioni utili per ottenere l’agevolazione in questione. Per conoscerle, si deve parlare delle varie tipologie in cui si suddivide tale Bonus, ovvero Bonus Terremoto, Nuovo Sisma Bonus, Sisma Bonus condomini. Per conoscere tutti i dettagli relativi a questa detrazione, continua la navigazione su questo sito. Nella categoria “SismaBonus” troverai tutte le indicazioni utili a riguardo, mentre nelle altre potrai trovare tutte le news, guide ed articoli per conoscere anche dettagli riguardanti altre agevolazioni Irpef previste dallo Stato.

SismaBonus: che cos’è

Il Sisma Bonus è una percentuale che si può detrarre dalle spese Irpef e si può suddividere in tre tipologie: Bonus Terremoto, Nuovo Sisma Bonus, Sisma Bonus condomini. Per quanto riguarda il primo, la detrazione è pari al 50% di tutte le spese che vengono effettuate per svolgere lavori per la messa in sicurezza di edifici. Questi ultimi, per rientrare nell’agevolazione, si devono trovare in zone a rischio sismico, precisamente di tipo 1 e 2, ovvero zone ad altissimo pericolo e ad alta pericolosità sismica. La soglia massima delle spese deve essere di 96mila euro e il Bonus viene suddiviso in 5 rate differenti, di eguale importo. La Legge di Bilancio 2020 ha stabilito che l’agevolazione in questione durerà fino al 2022 per tutte e tre le tipologie di Sisma Bonus, tranne la seconda, ovvero il “Nuovo SismaBonus”. Quest’ultimo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021 e riguarda tutti quei lavori che vengono svolti su edifici situati in zone a rischio 1,2,3. La detrazione sarà del 70% se grazie ai lavori si passerà ad una classe di rischio minore, ma diventerà dell’80% se la riduzione sarà di ben 2 classi. Il Bonus riguardante i condomini invece può essere del 75% o anche dell’85%. Nel primo caso, gli interventi applicati sugli edifici riescono a ridurre di una classe di rischio. Nel secondo invece riescono a ridurre di 2 classi.

SismaBonus: la documentazione

Oltre a tutte le tipologie e caratteristiche descritte, è bene sapere che esistono anche particolari requisiti utili per ottenere il Bonus in questione. Prima di tutto occorre presentare una documentazione che attesti in pieno il tipo di lavori svolti, e che soprattutto dimostri il totale delle somme spese. Oltre a questo, gli interventi devono essere esclusivamente volti a ridurre il rischio sismico, da cui la denominazione del Bonus. Per conoscere tutti i dettagli utili per conoscere i requisiti per questa detrazione, continua a navigare sul sito. Qui troverai guide, articoli e anche spiegazioni in merito alle eventuali modifiche e decisioni stabilite dal Governo in merito.