Il condono edilizio non dev’essere approvato unicamente in sede preliminare, ma anche esecutiva. C’è la possibilità infatti che una richiesta di sanatoria possa essere giudicata positivamente, senza la sussistenza dei requisiti validi.
Con l’ultima sentenza della Cassazione si torna a parlare di opere precarie, e delle normative in merito presenti nel Testo Unico per l’Edilizia. Stavolta la sentenza riguarda una roulotte.
Una nuova sentenza emessa dalla Cassazione apre degli interessanti risvolti in merito all’abuso edilizio. E stabilisce come non sempre sia possibile procedere con la sanatoria pagando la parcella dovuta.
La Cassazione ha recentemente stabilito che le ringhiere e i divisori dei balconi in Condominio sono parti comuni. Per cui, le spese per la loro sostituzione, riparazione o ristrutturazione sono da ripartire tra tutti gli abitanti del condominio.
In questo articolo andiamo ad affrontare una recente sentenza della Cassazione che ricorda come sia ritenuto divieto assoluto l’edificazione di fabbricati a meno di 4-10 metri dai corsi d’acqua.
La Cassazione ha dovuto far fronte ad una disputa tra l’Agenzia delle Entrate ed un cittadino italiano. L’argomento riguarda appunto l’accatastamento di un immobile, per metà agibile e per metà inagibile. Analizziamo il caso.
La sopraelevazione di una struttura, per poter essere realizzata, richiede delle attente verifiche condotte da professionisti esperti in precauzioni antisismiche. Se queste non vengono effettuate, c’è il rischio di costruire un’opera abusiva, che può essere soggetta a demolizione.
Recentemente, la Corte di Cassazione ha dovuto affrontare una sentenza di ricorso per l’ordinanza di demolizione di un immobile. In merito a questo si sono trattati vari argomenti. Tra cui la valutazione dell’abuso edilizio per necessità, che si interpone con l’esigenza di mantenere lo stato dei luoghi idoneo secondo le regole urbanistiche.
Arrivano novità sul Bonus Prima Casa. La Cassazione afferma che non potranno avere accesso all'incentivo le ville comprensive di soppalco che superano i 240 m².
Il comunicato della Corte di Cassazione del 3 ottobre 2019 ufficializza la possibilità di compiere dei test per depositare telematicamente i ricorsi presso la Suprema Corte. Da quest’anno in poi quindi, sarà possibile inviare tramite sistema Model Office il proprio ricorso, recapitandolo direttamente alla Corte.