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Sopraelevazione struttura: obbligatorie verifiche antisismiche

Sopraelevazione struttura: obbligatorie verifiche antisismicheSopraelevazione struttura: obbligatorie verifiche antisismiche
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La sopraelevazione di una struttura, per poter essere realizzata, richiede delle attente verifiche condotte da professionisti esperti in precauzioni antisismiche. Se queste non vengono effettuate, c’è il rischio di costruire un’opera abusiva, che può essere soggetta a demolizione.

La Cassazione ha chiarito questo punto con una recente sentenza che riguardava un bagno realizzato senza le dovute verifiche antisismiche, al di sopra della terrazza all’ultimo piano di un condominio.

Ci sono diverse ragioni per cui la Corte ha decretato che tali costruzioni non possono essere effettuate senza previ controlli dettagliati. Perché costituiscono una sopraelevazione, e quindi un nuovo piano.

La sopraelevazione di una struttura richiede delle complete e studiate verifiche antisismiche. Vediamo perché.

Il primo giudizio della Corte d’Appello

La Corte di Cassazione ha promulgato la sentenza n.2000 in data 29 gennaio 2020. Qui si evince che ci sono diversi motivi per cui la sopraelevazione dell’ultimo piano di un condominio richiede delle verifiche atte a stabilire l’assenza di pericolo sismico.

Il caso in questione è un ricorso effettuato dal proprietario dell’ultimo piano di un condominio sito a Roma, che ha costruito un bagno al di sopra della sua terrazza di 42 mq. La struttura del bagno è risultata essere alta dai 2,10 m ai 2,40 m, con accesso tramite una scala a chiocciola.

Il primo giudizio che aveva ricevuto il cittadino dalla Corte d’Appello nel 2014, lo aveva accusato di non aver rispettato le normative antisismiche, e di aver violato le disposizioni di legge ai sensi dell’art. 1127 del Codice Civile.

Qui è scritto che il proprietario dell’ultimo piano di un edificio ha la possibilità di sopraelevare la struttura solo entro i termini consentiti dalle condizioni statiche dell’intero condominio. Che possono essere condizionate dalla stessa struttura del fabbricato, oppure dalle conseguenze che la nuova opera può avere nei confronti dei piani sottostanti. Come mancanza di aria o di luce.

La conferma della Suprema Corte

Se le condizioni statiche del condominio non sono idonee ad ospitare un ulteriore piano, uno dei condomini non può in alcun modo provvedere a realizzarlo. A meno che, in assenso con tutti gli altri abitanti dell’edificio, non decida di compiere gli interventi necessari per rendere il fabbricato stabile ad ospitare un nuovo piano. È necessaria un’approvazione unanime da parte dei condomini.

Questo perché le verifiche delle condizioni statiche di un edificio non comprendono solo l’analisi del peso che questo riesce a sopportare. Ma anche di quello che riuscirebbe a sopportare se si manifestassero delle scosse sismiche.

La Corte Suprema ha quindi confermato le decisioni della Corte d’Appello. In quanto, il bagno era stato costruito con l’approvazione e la firma di un ingegnere, è vero. Ma le verifiche antisismiche condotte dallo stesso erano state eseguite unicamente nel terrazzo al di sotto del bagno. E non sull’intero condominio, come appunto richiedono i criteri di prevenzione sismica.

In conclusione, tenendo conto di tutti i punti precedenti, la Cassazione ha stabilito la demolizione del piano abusivo con effetto immediato.

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TAGS: art. 1127 del Codice Civile, cassazione, condominio, sentenza 2000, sopraelevazione, struttura, verifica antisismica

Autore: Redazione Online

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