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Aggiornamento o variazione catastale planimetria: Costi e obblighi

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Chi desidera vendere casa o stipulare un mutuo su di essa necessita senza dubbio di una planimetria catastale. Questa, non è altro che un documento nel quale è riprodotto un disegno tecnico, di solito in scala 1:200, di un determinata unità immobiliare, generalmente registrata presso il catasto.

Nonostante la planimetria catastale rappresenti un documento importantissimo, esistono numerose controversie che la riguardano, soprattutto dovute alla mancanza di corrette informazioni a riguardo.

Proprio per tale ragione, in seguito verranno fornite ulteriori informazioni relative alla planimetria catastale e verranno introdotte tutte le novità riguardo gli aggiornamenti o le variazioni della stessa.

Variazione catastale: principali documenti

In sede di compravendita o altre occasioni di tipo immobiliare, occorre obbligatoriamente presentare determinati documenti, aventi come principale scopo quello di certificare la regolarità dell’immobile. Tra questi, quelli che senza ombra di dubbio ricoprono il ruolo di maggiore importanza sono la visura catastale e la planimetria catastale.

La prima rappresenta la descrizione completa dell’immobile e racchiude in un unico documento dati come indirizzo, particella, foglio, intestatari, rendita e destinazione d’uso.

Discorso totalmente differente quello che, invece, riguarda la planimetria catastale, un foglio sul quale viene rappresentato un disegno tecnico raffigurante un immobile regolarmente registrato presso il catasto. Questa permette di calcolare il valore della superficie e di valutare la destinazione degli spazi.

Come richiedere una variazione catastale?

Richiedere una variazione catastale è un processo complesso, che può essere svolto in diverse maniere. Solitamente, questa richiede l’aiuto di esperti specializzati come geometri o architetti.

Nel caso invece la variazione catastale fosse di poco conto, è possibile procedere senza l’ausilio del personale specificato. In questo caso, anziché rivolgersi a un’azienda privata, è necessario recarsi presso gli uffici comunali o effettuare la richiesta sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

In tal senso, è opportuno ricordare che la richiesta di variazione catastale deve essere inoltrata entro e non oltre 30 giorni dal termine dei lavori di ristrutturazione.

Quando questa risulta obbligatoria?

Avanzare una richiesta di variazione catastale risulta obbligatorio nel momento in cui l’immobile interessato subisce modifiche tali da richiedere una variazione della rendita catastale. In altre parole, l’intestatario dell’unità immobiliare dovrà provvedere, o delegare, ad avanzare tale richiesta nel caso in cui all’interno della stessa venisse costruito un bagno aggiuntivo, sensibilmente modificata la distribuzione degli spazi interni, desiderato un cambio d’utilizzo, ampliato il volume, creata una nuova superficie calpestabile, creato un armadio a muro o, in alternativa, se l’unità immobiliare venisse fusa a un’altra generandone una tutta nuova.

Questa, deve obbligatoriamente essere svolta anche qualora le modifiche apportare all’edificio fossero ritenute di poco conto.

In quali casi è possibile evitare la variazione catastale?

Nonostante nella maggior parte dei casi risulti impossibile non avanzare richiesta per la variazione catastale, alcuni contesti permettono di non dover certificare le variazioni apportate all’immobile. Tra questi rientrano le modifiche irrilevanti. Con il termine irrilevanti si indicano tutte quelle modifiche che non cambiano in alcun modo la rendita catastale dell’immobile.

In poche parole, qualora ci si trovasse in una situazione di compravendita e l’immobile interessato non fosse stato soggetto ad alcuna modifica sostanziale, questo non necessiterebbe di una variazione catastale, ma solamente di un attestato di conformità.

Quanto tempo passa tra domanda e rilascio del documento?

In genere, una vota inoltrata la richiesta di variazione catastale, passa circa un settimana dal rilascio del documento. Nonostante questa pratica interessi esperti e professionisti del settore, il tempo di realizzazione è piuttosto breve.

Immobile senza variazione di planimetria: cosa succede?

Come precedentemente indicato, la variazione catastale deve essere richiesta entro 30 giorno dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione. Date le poche informazioni a riguardo, in molti si dimenticano di procedere entro questa data e fuoriescono dal tempo limite. In questo caso, è possibile procedere tramite un ravvedimento operoso, ovvero una possibilità che lo stato offre all’intestatario dell’immobile di regolarizzare i lavori effettuati.

Questo, proprio per via della sua eccezionalità, implica il pagamento di un costo aggiuntivo oltre a quello che si pagherebbe normalmente.

La sanzione cambia in base al ritardo: fino a 90 giorni questa consiste in un supplemento di € 103,20, da 90 giorni fino a un anno la tassa aumenta a € 129, da uno fino a due anni il costo sale ancora fino a € 147,43 e, infine, qualora la richiesta di variazione fosse successiva a più di due anni dal termine dei lavori, questa richiederebbe il pagamento aggiuntivo di € 172.

Quanto costa effettuare la variazione catastale?

A questo punto della lettura è lecito interrogarsi riguardi il costo si tale processo. A differenza della redazione di una planimetria catastale, che è gratuita, il costo relativo alla variazione catastale di un’unità immobiliare è invece di € 50, a cui, ovviamente, vanno aggiunti quelli destinati al pagamento del servizio offerto dal professionista incaricato.

Proprio tale compenso è sicuramente l’esborso maggiore in quanto, in media, si aggira intorno a € 500. Questo è infatti l’importo che solitamente viene richiesto qualora il professionista dovesse provvedere alla variazione di una singola unità immobiliare. Di conseguenza, nel caso in cui questo venisse incaricato di procedere alla variazione catastale di ben due unità immobiliari la parcella raddoppierebbe. Ovviamente, € 500 euro è una cifra del tutto indicativa, data da una media generale dei costi destinati ai professionisti.

Variazione planimetria catastale: quanto costa?

In alternativa, è possibile richiedere una variazione della planimetria catastale. In questo caso, i prezzi sono sensibilmente differenti, soprattutto per quanto riguarda il compenso destinato al professionista incaricato.

Se infatti è vero che il prezzo di tale pratica è sempre € 50 , è altrettanto vero che notevolmente più basso è il costo del professionista, il cui compenso si aggirerebbe, in questo caso, tra i € 150 e gli € 250. Anche in questo caso, i prezzi proposti sono indicatavi. Il prezzo, infatti, varia in base al professionista scelto e soprattutto a seconda della variazione catastale che si desidera attuare. Queste possono risultare profondamente differenti tra loro e alcun possono addirittura rivelarsi parecchio difficoltose.

Quanto costa una variazione catastale semplice?

Tornando alle variazioni catastali, anche queste possono presentare prezzi differenti a seconda della difficoltà e del lavoro da svolgere. Solitamente, una variazione catastale semplice può essere eseguita con solo € 300, escludendo IVA e contributi previdenziali.

Quanto costa una variazione catastale complessa?

Discorso ben diverso è invece quello relativo alle variazione catastali più complesse, che seguono lavori edili e che necessitano un numero maggiore di ore di lavoro. In genere, il costo di tali variazioni è stimato a circa € 400, da corrispondere al professionista incaricato. In aggiunta, in alcuni casi un ulteriore costo può derivare da un eventuale sopralluogo, utile a verificare quanto contenuto nei documenti.

Nel caso in cui la variazione fosse abbastanza complessa, il consiglio è quello di stabilire in anticipo il compenso destinato al professionista, in maniera tale che questo accordo possa offrire garanzie non solo all’intestatario della casa, ma anche al tecnico incaricato di seguire la pratica. In aggiunta, il raggiungimento di un accordo precedente all’inizio dei lavori, risulterebbe utile al fine di evitare eventuali dispute o equivoci capaci di minare la realizzazione e la presentazione del documento presso l’ufficio catastale.

Un ulteriore consiglio risiede nel mettere per iscritto i termini dell’accordo immediatamente dopo il raggiungimento di quest’ultimo. Questo eviterà, infatti, eventuali ripensamenti.

Variazione catastale: un documento che non va trascurato

In conclusione è possibile affermare che la variazione catastale è un processo imprescindibile per qualsiasi unità immobiliare che abbia subito importanti modifiche. Tramite la redazione di questo documento, infatti l’intestatario dell’immobile comunica all’ufficio catastale di aver eseguito alcune modifiche presso l’unità immobiliare interessata. Queste modifiche vengono certificate a approvate mediante la procedura DOCFA, una documentazione redatta insieme al professionista incaricato da presentare online al fine di ottenere la variazione catastale.

Leggendo quanto scritto in precedenza, è stato possibile conoscere e comprendere ogni dettaglio riguardo la variazione catastale, dalla presentazione dei documenti necessari fino al costo.

Infine, è opportuno ricordare che la variazione catastale risulta essere di fondamentale importanza per essere ben informati riguardo le categorie catastali e senza un’adeguata variazione catastale risulterebbe impossibile vendere un determinato immobile, affittarlo, stipulare un mutuo o, in alternativa, presentare pratiche e certificazioni edilizie.

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TAGS: aggiornamento catastale, catasto, planimetria catastale, variazione catastale

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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