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Bonus Ristrutturazioni per risparmio energetico: tutti gli interventi

Bonus Ristrutturazioni per risparmio energetico: tutti gli interventiBonus Ristrutturazioni per risparmio energetico: tutti gli interventi
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Il Bonus Ristrutturazioni, che concede una detrazione pari al 50%, è senza dubbio uno tra gli incentivi più variabili in riferimento agli interventi che si possono eseguire.

Sono ammissibili interventi di recupero e restauro, di manutenzione, di ristrutturazione con o senza demolizione, nonché interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche e, in alcuni casi, anche le nuove costruzioni.

Ma non è finita qui. Sappiamo infatti che tra i tanti interventi ammissibili, il Bonus Ristrutturazioni comprende anche quelli volti al “conseguimento di risparmi energetici”.

Ma quali sono realmente gli interventi volti all’efficientamento energetico che possono essere conseguiti con il Bonus Ristrutturazioni? Li vediamo tutti di seguito.

Bonus Ristrutturazioni per risparmio energetico: interventi di coibentazione

Sono validi ai fini dell’accesso al Bonus Ristrutturazioni quegli interventi mirati alla riduzione della trasmittanza termica negli edifici. La trasmittanza termica, spiegato in parole semplici, è la capacità di un materiale di disperdere il calore.

Gli interventi edilizi volti alla riduzione della trasmittanza termica sono utili dunque a diminuire la dispersione del calore dall’interno all’esterno, facendo sì quindi che il calore venga trattenuto all’interno il più possibile. È facile comprendere a questo punto quali vantaggi possa portare l’intervento di coibentazione in termini di risparmio energetico e tutela dell’ambiente.

L’installazione del cappotto termico è un intervento ammissibile non solo per l’accesso al Bonus Ristrutturazioni, ma anche a diversi altri incentivi statali (vedi qui quali).

Per quanto riguarda gli interventi di coibentazione ammissibili al Bonus Ristrutturazioni, è possibile eseguire opere volte alla riduzione della trasmittanza termica su:

  • Pareti verticali che separano i locali riscaldati dall’esterno, dai vani freddi o dal terreno;
  • Coperture opache orizzontali e inclinate che delimitano gli spazi riscaldati dall’esterno o dai vani freddi;
  • Pavimenti che separano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi o dal terreno;
  • Serramenti comprensivi di infissi che delimitano i locali riscaldati dall’esterno e dai vani freddi.

Installazione nuovi impianti con Bonus Ristrutturazioni

Forse molti non ne sono a conoscenza, ma il Bonus Ristrutturazioni ammette tra gli interventi volti al risparmio energetico anche quelli che prevedono l’installazione di nuovi impianti tecnologici.

Anche questo tipo di intervento ovviamente rientra tra quelli volti all’efficientamento energetico. Per cui, oltre all’incentivo per le ristrutturazioni, risulta ammissibile anche ai fini dell’Ecobonus tradizionale e del Superbonus 110% come intervento trainante.

Il Bonus Ristrutturazioni, tra nuove installazioni e sostituzione di vecchi impianti, concede le seguenti operazioni:

  1. Installazione di collettori solari per il riscaldamento degli ambienti e/o la produzione di acqua calda sanitaria;
  2. Installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo integrati;
  3. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con una nuova caldaia a condensazione finalizzata al riscaldamento e/o alla produzione di acqua calda sanitaria. Se l’impianto serve una pluralità di utenze, sarà possibile installare la caldaia a condensazione solo per la produzione di acqua calda sanitaria, con l’aggiunta di eventuali interventi volti all’adeguamento dell’impianto se serve;
  4. Sostituzione di vecchi impianti con nuovi generatori di calore ad aria a condensazione, con eventuale adeguamento dell’impianto;
  5. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuovi impianti:
    • A pompe di calore, per il riscaldamento e/o raffrescamento degli ambienti, con eventuale adeguamento dell’impianto;
    • A sistema ibrido (ovvero quelli dotati sia di caldaia a condensazione che di pompa di calore), con eventuale adeguamento dell’impianto;
    • Di microcogenerazione, per impianti di potenza non superiore a 50 kW;
    • Scaldacqua a pompa di calore;
    • Generatori di calore a biomassa (es. stufa a pellet);
    • Sistemi di teleriscaldamento efficiente, ai sensi del D.lgs. n. 102/2004;
  1. Installazione di strumenti atti alla contabilizzazione del calore, per gli impianti centralizzati destinati a soddisfare una pluralità di utenze;
  2. Installazione di sistemi di termoregolazione e di building automation.

Comunicazione ENEA obbligatoria

Per tutti gli interventi sopra elencati, ovvero per quelli volti al conseguimento del risparmio energetico con il Bonus Ristrutturazioni, sarà obbligatorio inviare l’apposita Comunicazione all’ENEA, entro 90 giorni dal termine dei lavori.

La comunicazione è da trasmettere unicamente per via telematica, registrandosi al portale ENEA con riferimento ai lavori conclusi nel 2021.

Ulteriore risparmio energetico con Bonus Mobili

Ricordiamo inoltre che, solo usufruendo del Bonus Ristrutturazioni, diventa possibile beneficiare anche del Bonus Mobili per l’acquisto di nuovi mobili, arredi o i grandi elettrodomestici.

In tema di risparmio energetico, per quanto riguarda il Bonus Mobili è possibile considerare solo l’acquisto di grandi elettrodomestici, ovvero:

  • Forni;
  • Frigoriferi;
  • Piani cottura elettrici;
  • Lavastoviglie;
  • Lavatrici;
  • Asciugatrici;
  • Lavasciuga.

Tutti gli elettrodomestici elencati, al fine di conseguire l’obiettivo del risparmio energetico, dovranno essere di Classe energetica minima A+, con la sola eccezione dei:

  • Forni, per i quali è richiesta la Classe minima A;
  • Piani cottura elettrici, che non sono classificati;
  • Lavasciuga, anche questi non classificati.

Attenzione però, perché con riferimento a questo tema c’è ancora qualche punto da chiarire in merito alla classificazione energetica degli elettrodomestici. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: incentivo a rischio per un cavillo burocratico?

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Autore: Redazione Online

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