Con il termine “appalti” si indicano dei contratti che stabiliscono che una delle parti che lo firma, assume l’obbligazione di realizzare un’opera o servizio per conto di terzi. Chi svolge i lavori dovrà munirsi non solo dei mezzi necessari per portarli a compimento, ma anche delle attrezzature idonee. Il tutto, ovvero lavori, gestione e organizzazione, saranno a proprio rischio.

Il 2020 è iniziato con molte novità da parte del governo, e riguardanti la categoria degli appalti. Sono stati definiti infatti alcuni chiarimenti riguardanti il limite previsto per la richiesta di delega di pagamento. Tale limite riguarda la cifra di 200 mila euro annui per lavori che vengono svolti da uno stesso committente.

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Appalti: cosa sono esattamente

Il termine “appalti” si sente molto spesso soprattutto quando si segue qualche telegiornale, dato che spesso ricorre in notizie riguardanti casi giudiziari e problemi relativi alle gare di appalto. Di cosa si tratta esattamente? Gli appalti sono dei contratti che vengono firmati da più amministratori e uno o più operatori economici.

L’argomento centrale del contratto può riguardare un servizio oppure la fornitura di alcuni prodotti o lo svolgimento di lavori. Viene definito “appaltatore” colui che svolgerà i servizi o fornirà i prodotti richiesti dall'appaltante. Quest’ultimo sarà colui che pagherà per il lavoro ricevuto.

Gli appalti possono comprendere diversi servizi e nel caso dell’edilizia, per essere assegnati si devono svolgere e vincere le cosiddette “gare di appalto”. Nel caso degli appalti pubblici, l’assegnazione può essere di differente tipologia, ma occorre possedere dei requisiti specifici per poter ottenere l’incarico.

Se si vuole partecipare alle gare, si dovrà presentare un progetto, il quale sarà valutato successivamente.

Appalti: le novità di quest’anno

Le novità di quest’anno riguardanti gli appalti sono ormai già entrate in vigore, a partire dal 1 gennaio 2020. La legge ha stabilito che il limite di 200 mila euro che aveva già indicato precedentemente, vale per tutti i lavori che vengono svolti da uno stesso committente in un anno. Entro tale limite, chi richiede i servizi deve richiedere copia della delega di pagamento.

Il governo prevede anche che i soggetti che possono affidare una o più opere e/o servizi ad un’impresa, sono tutti i sostituti d’imposta residenti nel territorio dello Stato. Se questi servizi sono costituiti prevalentemente da utilizzo di manodopera, il loro limite annuo totale non deve superare i 200 mila euro. Chiarito questo concetto, si rimanga alla navigazione del sito ed in particolare alla sezione “appalti” per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie riguardanti gli appalti, le novità, le definizioni e le guide utili per capire gli aggiornamenti del governo in merito.