Tre mesi in più alle villette per finire di pagare i lavori con l'agevolazione piena; sconto e cessione garantiti per Iacp, Onlus, barriere architettoniche e sisma; una soluzione per risolvere il nodo dei lavori relativi a caldaie e infissi.
"La stagione del bonus al 110% non tornerà più". Con questa frase, il governo ha chiuso la porta al Superbonus, uno dei provvedimenti più importanti degli ultimi anni per il settore edilizio.
Si va verso la proroga al 30 Giugno della scadenza del Superbonus 110% per le villette unifamiliari su cui al 31 dicembre 2022 è stato completato il 30% dell'intervento complessivo.
Il Superbonus 110%, ormai in vigore a partire dal 1° luglio 2020, consente ai soggetti beneficiari la possibilità di eseguire interventi agevolabili anche in riferimento agli edifici o alle unità definiti “collabenti”.
Il Superbonus al 110% per le villette potrebbe essere esteso di tre mesi. Questa proposta è presente in un emendamento di Fratelli d'Italia al decreto Milleproroghe, in attesa di essere esaminato dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.
La maggioranza, in particolare Forza Italia, starebbe premendo per far rivivere in parte il meccanismo di detrazione Superbonus 110% che è stato eliminato con la Legge di Bilancio 2023,
Secondo l'ultimo report dell'ENEA, gli investimenti per interventi di Superbonus ammissibili a detrazione fiscale hanno superato i 62 miliardi di euro al 31 dicembre 2022.
In tema di Superbonus 110% e cessione del credito, come sappiamo, nel corso degli ultimi anni sono state scoperte numerose frodi che hanno portato alla perdita di diversi miliardi di euro ai danni dello Stato.
In occasione dell'inizio dell'anno, è opportuno fare il punto sui principali cambiamenti apportati al Superbonus 2023, come previsto dalla legge di Bilancio recentemente approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura è diventato possibile usufruire degli incentivi in ambito edilizio anche per i soggetti che non possiedono un’imposta lorda da detrarre e che, quindi, risultano fiscalmente “incapienti”.