Grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il Paese ha avviato un importante piano di rilancio delle infrastrutture, con un investimento complessivo di circa 108 miliardi di euro.
Il Documento di economia e finanza 2023 (Def) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e delinea i tre principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine.
Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto-legge che rafforza le pubbliche amministrazioni centrali e territoriali, esaminiamo le principali novità introdotte e l'impatto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il decreto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un'opportunità senza precedenti per il rafforzamento organizzativo delle amministrazioni e della capacità amministrativa degli enti locali.
L'attuale situazione politica ed economica in Italia richiede una rapida azione da parte del governo per rivedere e aggiornare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
L'Italia è in ritardo circa le spese del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza relative al potenziamento degli asili, compromettendo gli obiettivi intermedi e finali previsti dal NextGen Eu.
Il ministro dell'Istruzione ha lanciato un progetto per mettere in sicurezza gli istituti scolastici, aggiungendo circa 1,3 miliardi di risorse ai fondi del PNRR pari a 710 milioni.
Le nuove disposizioni relative ai pagamenti in contante hanno già creato molte discussioni non solo al livello del pubblico, ma anche nel settore bancario.
I cantieri che erano in programma nei prossimi mesi potrebbero essere bloccati nonostante i sussidi e i prestiti ottenuti finora.
La Premier ha suggerito ulteriori verifiche sul PNRR, in modo tale da garantire agli enti coinvolti una buona base da cui partire per intraprendere un progetto di sviluppo globale idoneo.