Oggi, il 90% dei nuovi mutui stipulati sono a tasso fisso, un dato impressionante che merita una spiegazione dettagliata.
L'Associazione Bancaria Italiana (ABI) suggerisce cinque strategie vitali per navigare attraverso le sfide dei mutui costosi e le rate in aumento.
Esploriamo le tendenze attuali dei mutui a tasso variabile e tasso fisso in Italia, le strategie bancarie e le implicazioni per l'economia nazionale.
In un contesto economico sempre mutevole, l'andamento dei tassi d'interesse gioca un ruolo fondamentale. Da luglio 2022 il costo del denaro è aumentato di 400 punti base, passando da zero a 4%.
Nel dinamico mondo dell'immobiliare, le previsioni indicano un calo significativo del 10,7% nel mercato delle compravendite immobiliari nel 2023, rispetto all'anno precedente.
Le rate dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso dell'anno, mentre i mutui a tasso variabile vedranno un aumento del 55-65%.
Secondo le ultime statistiche di Banca d'Italia, nel mese di Aprile, i tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di case, comprese le spese accessorie, sono aumentati al 4,52% rispetto al 4,36% di marzo.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di rialzare il tasso di interesse sul costo del denaro al 3,75%, portando ad una preoccupante crescita delle spese per coloro che hanno sottoscritto un contratto di mutuo a tasso variabile o che stanno per stipulare un mutuo a tasso fisso.
L'incremento dei tassi applicati ai mutui ha già prodotto conseguenze sul numero di erogazioni e sulle domande di finanziamenti, le quali manifestano una diminuzione delle richieste.
Il sogno di possedere una casa propria è uno degli obiettivi più comuni per molte famiglie italiane. Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione economica del paese ha reso sempre più difficile raggiungere questo traguardo.