L'opzione di rimborso bisettimanale per i mutui permette un risparmio sugli interessi e una riduzione della durata del debito, richiedendo però una gestione finanziaria attenta e previdente.
Cambiare l'intestatario di un finanziamento immobiliare richiede attente valutazioni di solvibilità, comprensione dei costi e delle implicazioni fiscali, con opzioni come l'accollo o la sostituzione del mutuo esistente.
Alla fine del 2023, il mercato dei mutui e dei finanziamenti in Italia ha mostrato segnali misti. Mentre i tassi dei mutui per le famiglie hanno visto una leggera diminuzione, quelli per le aziende hanno continuato a crescere.
Dalle facilitazioni sui mutui agli esoneri contributivi, dalla revisione del Superbonus alla tassazione sugli affitti brevi le novità in arrivo sono davvero tante. Vediamo le novità del 2024.
Secondo l'ultima rilevazione di Bankitalia, i tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, hanno raggiunto il 4,72% ad ottobre.
Ad ottobre 2023, si è registrato un significativo aumento dei tassi medi sui nuovi mutui, saliti al 4,37% rispetto al 4,21% di settembre.
L'ultima decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di aumentare i tassi di interesse di altri 25 punti base ha acceso l'allarme nel settore immobiliare e creditizio.
Il mutuo ipotecario viene concesso per acquistare o ristrutturare l’abitazione principale, ovvero quella in cui generalmente l’intestatario e/o i suoi familiari hanno la residenza abituale.
Nel mese di giugno, il panorama finanziario italiano ha subito variazioni significative. Esaminiamo le tendenze del TAEG, l'andamento dei prestiti e le ripercussioni di tali cambiamenti sui consumatori italiani.
Un punto percentuale del reddito familiare italiano è consumato dai tassi d'interesse su debiti, mutui e prestiti al consumo. Questa è la scoperta di un'analisi della Fabi.