
Con la Fase 2, anche i cantieri che lavorano alla TAV sono ripartiti. A causa dell’emergenza Covid-19 infatti, anche gli interventi relativi all'opera più discussa degli ultimi 30 anni si erano ovviamente arrestati per il rischio contagio.

Dal 4 maggio, come sappiamo, con la Fase 2 l’intero settore dell’edilizia ha ripreso a lavorare. Purtroppo però, non è passato tanto tempo che già si contano numerosi incidenti avvenuti all'interno dei cantieri, e anche diversi morti.

Gli interventi edilizi richiedono la presenza di vari ruoli all'interno del cantiere. Negli ultimi anni poi, con la rigorosità delle nuove normative in ambito edilizio e la nascita di nuovi criteri da rispettare nelle costruzioni, diventa sempre più necessario che ci siano numerose figure competenti per altrettante mansioni.

Come previsto, dopo più di 1 anno dalla sospensione dei lavori, il cantiere TAV riapre i battenti. Si ricomincia dal Comune di Chiomonte, in Val di Susa.

Uno dei rischi maggiori che gli operai corrono infatti, è dovuto alle vibrazioni in cantiere, generate dagli attrezzi che utilizzano ogni giorno. Vediamo nello specifico perché queste vibrazioni posso danneggiare la sicurezza dei lavoratori.

È da qualche anno ormai che si presenta il problema della gestione delle terre e rocce da scavo a livello normativo, si tratta di un argomento che risulta molto delicato in tutte le regioni.