Come previsto, dopo più di 1 anno dalla sospensione dei lavori, il cantiere TAV riapre i battenti. Si ricomincia dal Comune di Chiomonte, in Val di Susa.
Dopo una grande guerra tra le forze politiche che è durata 30 anni, tra chi era SI-TAV e chi invece NO-TAV, siamo arrivati ad una conclusione il 26 luglio del 2019. Si è stabilito, con l’approvazione del Presidente Conte, che bloccare i lavori della TAV sarebbe costato di più rispetto al completamento dell’opera.
Sulla base di questa decisione, nel 2020 il cantiere TAV riparte anche in Italia.
La realizzazione della TAV (Treno Alta Velocità), opera destinata a collegare l’Italia con la Francia, è gestita da TELT, società italo-francese incaricata dei lavori.
Il primo a ripartire in Italia è il cantiere di Chiomonte, in Val di Susa. Il riavvio dei lavori qui era stato previsto per il 2018. Ma in seguito il Movimento 5 Stelle, che da sempre si professa NO-TAV, si è battuto per la sospensione dei lavori. Finché non è arrivata l’approvazione ufficiale che li ha riavviati.
Si stima che il cantiere porterà lavoro a una cinquantina di operai per circa 2 anni. Questi saranno impegnati ad allargare il tunnel già esistente a Chiomonte, al fine di consentire il passaggio dei camion del cantiere. In questo modo, si otterrà una galleria di servizio, a supporto di quello che sarà il tunnel finale per il passaggio dei treni ad alta velocità.
La società TELT e la Regione Piemonte, hanno inoltre siglato un accordo che sancisce come i lavori saranno conseguiti nel rispetto del territorio. Non si parla certo di emissioni 0. L’idea però, è quella di ridurre al minimo necessario la dispersione di sostanze nocive nell’ambiente, evitando possibili ricadute sul territorio.
A quanto si dice, il 2020 sarà un anno decisivo per la realizzazione della TAV Torino-Lione. Infatti, seppur il progetto TAV sia partito negli anni ’90, in realtà i lavori sono ancora all’inizio, a causa delle varie sospensioni.
Attualmente, sono stati scavati circa 30 km di gallerie su 162 km. Solo 9 km riguardano il tunnel di base, che dovrà essere lungo 57 km.
Nel corso di quest’anno, si prevede che saranno aperte gare di appalto dell’importo complessivo di 5 miliardi di euro. Tutti in Francia, solo 1 di questi in Italia.
Per il tunnel principale, si stima la fine dei lavori per il 2026. Dopodiché, resterebbe da realizzare il sistema ferroviario, con binari e reti elettriche, e tutte le opere secondarie.