Il trasferimento delle rate residue non ancora fruite del Bonus Ristrutturazione avviene solo se l’erede o gli eredi, in seguito alla morte del beneficiario diretto, mantengono la disponibilità materiale e diretta del bene oggetto di agevolazione.
Il Bonus Ristrutturazioni, così come gli altri Bonus casa, consente il trasferimento automatico - a favore dell’erede o degli eredi - delle quote residue di detrazione che spettavano al beneficiario deceduto.
Una delle agevolazioni edilizie più importanti del nostro Paese è il bonus ristrutturazione 2023 che consente di accedere a uno sconto fiscale che equivale al 50% della spesa sostenuta.
Secondo la stima dell'Ufficio Studi Federcepicostruzioni su dati Istat-Enea sarebbero 9,7 milioni gli edifici in Italia che necessitano di lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, per un investimento complessivo di circa 1000 miliardi di euro.
La ristrutturazione del bagno può essere un'impresa impegnativa e costosa ma con una buona pianificazione, l'auto di professionisti qualificati e il ricorso agli incentivi e agevolazioni 2023 è possibile ottenere ottimi risultati senza troppi problemi.
Un soggetto che possiede un contratto di detenzione in riferimento ad un immobile, può eseguire sullo stesso degli interventi edilizi ammissibili al Bonus Ristrutturazione.
Si stima che tra i 3,1 e i 3,7 milioni di edifici in Italia necessitino di essere ristrutturati entro il 2033. Tali stime sono state elaborate sulla base del documento licenziato dalla Commissione europea a Dicembre.
La bozza della Legge di Bilancio 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri descrive, fra le altre cose, anche le principali novità e proroghe in materia di bonus edilizi, incluso il bonus ristrutturazione.
Il Bonus Ristrutturazioni è una detrazione Irpef che viene concessa nella misura del 50% per le spese relative ai lavori di ristrutturazione, recupero, risanamento, restauro oppure efficientamento energetico.
Il ministero del Turismo ha pubblicato di recente un provvedimento contenente l’elenco delle 598 strutture ammesse alla fruizione del credito d’imposta Bonus Riqualificazione, con anche i relativi importi assegnati ad ogni beneficiario.