
Saldo IMU 2025 in scadenza il 16 dicembre: aliquote, esenzioni, riduzioni e nuove sanzioni. Guida completa per proprietari, affittuari, agricoltori, enti non commerciali e casi particolari.

L’IMU 2025 prevede il saldo entro il 16 dicembre, ma tra sentenze e nuove agevolazioni locali, aumentano i casi di esenzione o riduzione in base all’uso effettivo dell’immobile.

Chi ha saltato l’acconto IMU 2025 può rimediare con il ravvedimento operoso, pagando sanzioni ridotte. Agire rapidamente consente di evitare sanzioni piene e complicazioni fiscali future.

La Cassazione conferma l’esenzione IMU per l’abitazione principale anche se i coniugi hanno residenze separate. Questa decisione chiarisce l’applicazione dell’imposta e tutela i contribuenti da interpretazioni restrittive dei Comuni.

La Cassazione ha chiarito che l'esenzione IMU richiede la coincidenza tra residenza anagrafica e dimora abituale nell'immobile, anche per coniugi con residenze disgiunte, confermando criteri stringenti.

Il decreto del Mef del 8 marzo 2024 aggiorna i coefficienti di rivalutazione per i fabbricati della categoria D non accatastati, influenzando il calcolo dell'IMU e dell'IMPI.

Il prossimo 17 giugno è prevista la data di scadenza della prima rata IMU 2024. Il saldo finale, invece, è atteso per il 16 dicembre 2024.

L'IMU, imposta municipale sugli immobili, si applica con regole specifiche, prevedendo esenzioni per l'abitazione principale non di lusso e applicandosi pienamente alle seconde case e ad altri immobili.

L'ultimo giorno utile per regolarizzare il conguaglio IMU per l'anno 2023 senza incorrere in sanzioni e interessi si avvicina rapidamente: il 29 febbraio 2024 rappresenta una data cruciale per tutti i proprietari di immobili in Italia.

La prescrizione breve permette l'annullamento di debiti fiscali dopo 5 anni, applicabile a specifiche tasse e contributi. Conoscere e agire su questa disposizione è cruciale per difendere i propri diritti