L’accordo sulla direttiva “case green” è ormai cosa fatta, ma cosa cambia nei prossimi anni per gli impianti delle caldaie, per le nostre case e in merito alle agevolazioni fiscali?
In Europa l’attenzione rivolta alle “case green” e alla riduzione dei consumi energetici è sempre più alta, e sono in via di definizione alcune importanti novità sulle caldaie. Previste nuove disposizioni a cui i Paesi membri dell’Unione Europea dovranno allinearsi secondo i termini e le indicazioni stabiliti.
L’accordo sulla direttiva “case green” è ormai cosa fatta, si attende solo l’approvazione definitiva da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo.
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Ma cosa cambia nei prossimi anni per gli impianti delle caldaie, per le nostre case e in merito alle agevolazioni fiscali?
Ecco una serie di risposte nei paragrafi successivi.
Sommario
L’accordo raggiunto tra il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione Europea in merito alla direttiva “case green” per l’efficientamento energetico impatterà sui benefici fiscali futuri. Con lo scopo di diminuire le emissioni delle case e la decarbonizzazione dei patrimoni edilizi europei, l’Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) stabilisce nuovi parametri e regole per le costruzioni nuove e già esistenti.
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Il fine è quello di contenere i consumi e arrivare a un patrimonio immobiliare a zero emissioni entro l’anno 2050. Un risultato ambizioso in considerazione che, in base a degli autorevoli studi di settore, gli edifici costituiscono il 40% dei consumi energetici e il 36% delle emissioni di gas serra dirette e indirette nell’UE.
L’accordo dello scorso 7 dicembre è comunque provvisorio, ma l’approvazione definitiva da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo sembra solo una formalità.
Advertisement - PubblicitàIl testo provvisorio sulla direttiva “case green” prevede dal 2025 lo stop delle agevolazioni fiscali per le caldaie alimentate da fossili. Quindi, il prossimo anno il Governo dovrebbe rivedere l’impianto dei bonus, che ad oggi prevede un Ecobonus al 50% per le caldaie a condensazione con efficienza pari almeno alla classe A e al 65% per impianti con tecnologie avanzate di termoregolazione.
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Tali forme agevolative sono valide sino al 2024, poi il Governo dovrà adeguarsi alla nuova normativa secondo le direttive dell’Unione Europea.
Advertisement - PubblicitàLa direttiva europea non riguarda le caldaie funzionanti con i gas verdi come l’idrogeno e il metano. Tuttavia, prima di qualunque ipotesi sulla gestione dei futuri incentivi sulle caldaie “green”, è necessario aspettare i chiarimenti delle linee guide della Commissione Europea.
Inoltre, la direttiva consente ai Paesi membri di elargire incentivi per installare impianti di riscaldamento ibrido funzionanti con una parte di energie rinnovabili consistente. Per esempio, trattasi della combinazione di caldaie con le pompe di calore o con il solare termico.
Tali impianti beneficiano già da diversi anni delle agevolazioni statali, benefici che con molta probabilità verranno confermati per i prossimi anni.
Advertisement - PubblicitàSpostato al 2040 il divieto alle caldaie a gas, stop che non interesserà coloro che già hanno degli impianti di caldaie a gas in casa. La disposizione riguarderà soltanto coloro che devono acquistare dei nuovi impianti di riscaldamento per installarli in edifici nuovi oppure per sostituire i vecchi sistemi.
Essere in possesso di caldaie a gas non sarà dunque illegale ma dal 2040, secondo le nuove disposizione europee, ne sarà vietata la produzione e la vendita.
Si resta in attesa, anche in questo caso, della diffusione delle linee guida della Commissione Europea.
Advertisement - PubblicitàA livello europeo continuano a ritmo sostenuto anche le discussioni e la trattativa sull’Ecodesign, incentrate sui prodotti per il riscaldamento da mettere in commercio. Quasi definitivamente chiuso l’accordo sulle case green, ora anche il regolamento sull’Ecodesign dovrebbe finalmente sbloccarsi.
Attualmente la trattativa sull’Ecodesign dal 2029 vieta gli impianti di riscaldamento con un’efficienza minore al 115%, casistica in cui rientrano la maggior parte dei sistemi oggi sul mercato.
L’ecodesign, o progettazione ecocompatibile, è un approccio innovativo nel campo dello sviluppo di prodotti, che incorpora criteri ambientali fin dalle fasi iniziali del processo creativo. Questa metodologia si concentra sull’ideazione di prodotti che mantengano un’impronta ecologica ridotta per tutta la durata del loro ciclo di vita.
Attualmente, i fabbricanti europei devono aderire a specifiche direttive di ecodesign per una gamma di prodotti, inclusi elettrodomestici come frigoriferi e aspirapolveri, nonché dispositivi elettronici come computer e sistemi di riscaldamento.
Queste regolamentazioni sono finalizzate alla diminuzione del consumo energetico e alla limitazione dell’effetto ambientale dannoso, già a partire dalla fase progettuale. L’Unione Europea prevede di estendere queste normative a una più ampia varietà di prodotti in futuro.
Per concludere, nulla quindi ancora di definitivo ma molti passi in avanti sono stati già fatti sul piano regolamentare. Poi saranno le linee guida della Commissione Europea a fare definitivamente chiarezza su tutti i punti, per permettere così ai Paesi membri di allinearsi alle nuove regole per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas.
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