Nel contesto della transizione ecologica e della spinta verso la mobilità elettrica, uno degli strumenti più apprezzati da cittadini e condomìni è il Bonus Colonnine Domestiche. Questo incentivo consente di ottenere un rimborso parziale delle spese sostenute per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici presso le abitazioni private o le parti comuni condominiali.

Per il 2025, il bonus è stato confermato ma con alcune importanti limitazioni: riguarda esclusivamente le spese effettuate nel corso del 2024, mentre per quelle sostenute nel 2025 non è ancora previsto alcun rimborso diretto. In questo scenario, è fondamentale sapere chi può richiederlo, quali sono le spese ammissibili, e quali alternative esistono nel caso in cui gli interventi siano stati realizzati nell’anno corrente.

Quali documenti servono per ottenere il bonus? Cosa possono fare coloro che hanno installato una wallbox nel 2025?

Scopriamo tutti i dettagli nei prossimi paragrafi.

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Chi può richiedere il bonus colonnine domestiche 2025

Il Bonus Colonnine Domestiche 2025 è destinato a due categorie principali di beneficiari: le persone fisiche e i condomìni. Più precisamente, possono presentare domanda:

  • I cittadini residenti in Italia, che abbiano installato una colonnina di ricarica per veicoli elettrici presso la propria abitazione nel corso del 2024;
  • I condomìni, rappresentati dall’amministratore o da un condomino delegato, che abbiano sostenuto spese per l’installazione di infrastrutture di ricarica nelle parti comuni dell’edificio.

È importante sottolineare che il bonus si applica solo a installazioni non accessibili al pubblico. Le colonnine devono quindi essere ad uso esclusivo del richiedente (o del condominio), e installate in contesti privati come garage, cortili condominiali o parcheggi riservati.

Inoltre, per accedere all’agevolazione è necessario che le spese siano documentate con fatture elettroniche e che i pagamenti siano stati effettuati con strumenti tracciabili (bonifico bancario o carta di credito).

L’acquisto deve essere avvenuto tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, a prescindere dalla data di presentazione della domanda, che invece va inoltrata nel 2025.

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Importo del contributo, spese ammissibili e documentazione necessaria

Il contributo previsto dal Bonus Colonnine Domestiche 2025 è pari all’80% delle spese sostenute, fino a un massimo di:

  • 1.500 euro per le persone fisiche;
  • 8.000 euro per i condomìni.

L’incentivo copre un’ampia gamma di costi legati non solo all’acquisto della colonnina, ma anche agli interventi connessi alla sua installazione. Tra le spese ammissibili, rientrano:

  • l’acquisto dell’infrastruttura di ricarica (es. wallbox);
  • l’installazione elettrica, comprese le opere murarie;
  • i costi di progettazione, direzione lavori e collaudo;
  • i sistemi di monitoraggio e sicurezza;
  • le spese per il collegamento alla rete elettrica.

Per ottenere il rimborso, è necessario presentare una documentazione completa tramite la piattaforma online di Invitalia, tra cui:

  • copia delle fatture elettroniche;
  • ricevute di pagamento (es. estratti conto);
  • relazione tecnica sull’intervento effettuato;
  • dichiarazione di conformità dell’impianto;
  • dati bancari per l’accredito;
  • documento d’identità e codice fiscale del richiedente.

Tutti i documenti devono attestare che l’intervento è stato effettuato nel 2024 e rispettando le norme di sicurezza previste.

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Come e quando presentare la domanda

Per richiedere il Bonus Colonnine Domestiche 2025, è necessario accedere al portale ufficiale di Invitalia, tramite SPID, CIE o CNS. La finestra per la presentazione delle domande è attiva dal 29 aprile al 27 maggio 2025, entro le ore 12:00.

Il processo di richiesta è completamente telematico: una volta effettuato l’accesso, si dovrà compilare il modulo elettronico, caricare tutta la documentazione prevista e fornire i propri dati anagrafici e bancari.

Approfondisci: Bonus 80% Colonnine di ricarica domestiche: nuova finestra dal 29 aprile 2025

È bene ricordare che le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo, e che i fondi disponibili sono limitati. Una volta esauriti, non sarà più possibile ottenere il contributo, anche se la spesa è stata sostenuta correttamente.

Il rimborso sarà erogato entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, previa verifica della completezza e validità della documentazione. È dunque essenziale assicurarsi di fornire tutti i dati richiesti in modo accurato.

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E per chi ha installato la colonnina nel 2025? le alternative disponibili

Chi ha sostenuto spese per l’installazione di colonnine di ricarica nel 2025 non può purtroppo accedere al Bonus Colonnine Domestiche, almeno per ora. Il bando attualmente in vigore riguarda solo gli interventi realizzati nel 2024, e al momento non è prevista una nuova misura che copra gli acquisti effettuati nell’anno in corso.

Tuttavia, esistono due importanti alternative fiscali da considerare:

  • Detrazione fiscale al 50%: le spese per l’installazione di colonnine rientrano tra quelle per la ristrutturazione edilizia, detraibili nella dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di pari importo. È fondamentale effettuare il pagamento con bonifico parlante specifico per detrazioni edilizie e conservare tutta la documentazione.
    Approfondisci: Bonus Ristrutturazione 2025: la guida sulle aliquote i lavori ammessi
  • Superbonus 65% (in alcuni casi): se la colonnina è installata come intervento “trainato” nell’ambito di lavori più ampi di efficientamento energetico, può rientrare nel Superbonus. Tuttavia, questo è vincolato al miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile e alla realizzazione congiunta di interventi “trainanti”.
    Approfondisci: Superbonus 2025: la guida agli interventi ammessi e come accedere alla detrazione del 65%

In entrambi i casi, è consigliabile affidarsi a un tecnico abilitato o a un consulente fiscale per valutare la soluzione più adatta alla propria situazione e garantire il rispetto delle normative vigenti.