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Crollo del Superbonus: come le nuove normative hanno ridotto drasticamente gli investimenti

Crollo del Superbonus: come le nuove normative hanno ridotto drasticamente gli investimentiCrollo del Superbonus: come le nuove normative hanno ridotto drasticamente gli investimenti
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L’anno 2024 ha segnato un punto di svolta significativo per il Superbonus, con l’introduzione di nuove normative che hanno drasticamente ridimensionato l’impatto di questo incentivo fiscale.

L’effetto combinato delle modifiche normative e delle nuove restrizioni ha causato un calo netto degli investimenti e delle detrazioni maturate.

Ma cosa ha portato a questo cambiamento e quali sono le implicazioni per il settore edilizio?

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L’impatto delle nuove normative: la “Cura Giorgetti”

Nel marzo 2024, il Decreto Superbonus (Dl n. 39/2024) ha introdotto modifiche significative che hanno iniziato a mostrare i loro effetti già ad aprile. Una delle principali modifiche è stata la riduzione dell’aliquota dal 90% al 70% per i condomini, escludendo completamente villette e abitazioni unifamiliari.

Questo ha segnato una svolta rispetto al precedente Superbonus al 110%, rendendo gli incentivi più selettivi e meno generosi. Gli effetti di queste nuove restrizioni sono stati immediati e significativi.

Ad aprile, gli investimenti sono scesi a 350 milioni di euro, ben lontani dai 4 miliardi mensili registrati nei mesi precedenti. A maggio, il calo è stato ancora più evidente, con investimenti che si sono ridotti a 121 milioni di euro e detrazioni maturate sotto i 100 milioni di euro e con soli 248 nuovi cantieri.

Questo è un segnale chiaro del successo della “cura Giorgetti” nel contenere la spesa pubblica.

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Il trend di spesa nel 2024: una frenata improvvisa

Prima delle nuove normative, il Superbonus aveva registrato una crescita continua degli investimenti. A marzo 2024, ad esempio, gli investimenti erano aumentati di 8 miliardi di euro rispetto a febbraio, spinti dalla corsa a completare i lavori con le aliquote più vantaggiose del 110% e del 90% entro il 31 dicembre 2023.

Leggi anche: Superbonus 110%: raggiunti i 114 miliardi tra le preoccupazioni del Governo

Tuttavia, con l’entrata in vigore delle nuove regole, questa crescita si è bruscamente interrotta.

Secondo il report mensile dell’Enea, a fine maggio 2024, la spesa complessiva del Superbonus aveva raggiunto i 122,7 miliardi di euro. Questo rappresenta un aumento di soli 88 milioni di euro rispetto ad aprile, un calo drammatico rispetto agli aumenti di miliardi registrati nei mesi precedenti. Questo declino è stato attribuito alle nuove restrizioni che hanno ridotto l’attrattiva del Superbonus per i potenziali beneficiari.

Leggi anche: Superbonus: addio allo Sconto in Fattura, Cessione del credito e remissioni in bonis

Le nuove normative non si sono limitate a ridurre l’aliquota. Il Decreto Superbonus (Legge 67/2024) ha introdotto restrizioni significative come il blocco totale dello sconto in fattura e della cessione del credito. Questi cambiamenti hanno scoraggiato ulteriormente la domanda di interventi Superbonus, poiché i beneficiari ora devono sostenere direttamente i costi iniziali dei lavori senza poterli compensare immediatamente con lo sconto in fattura.

Inoltre, la rateizzazione obbligatoria delle detrazioni in dieci anni, introdotta retroattivamente, rappresenta un ulteriore disincentivo per chiunque consideri nuovi interventi di ristrutturazione. Questa misura, infatti, allunga notevolmente il periodo di recupero delle detrazioni fiscali, riducendo la liquidità immediata disponibile per i proprietari di immobili.



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TAGS: decreto superbonus, incentivi fiscali edilizia, superbonus 2024

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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