Edilizia.com
Edilizia.com
Home » Tasse e Imposte » Flat Tax incrementale al 15%: istruzioni sull’applicazione del regime

Flat Tax incrementale al 15%: istruzioni sull’applicazione del regime

Flat Tax incrementale al 15%: istruzioni sull’applicazione del regimeFlat Tax incrementale al 15%: istruzioni sull’applicazione del regime
Ultimo Aggiornamento:

L’introduzione della Legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) ha apportato notevoli cambiamenti nel panorama fiscale italiano. Questa norma, articolata dall’articolo 1, commi da 55 a 57, prevede per l’anno 2023 l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, con un’aliquota fissa del 15%.

Essa è destinata alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa e/o arti e professioni che non aderiscono al regime forfetario (articolo 1, commi 54 e successivi, della legge n. 190/2014).

Chi può accedere al beneficio fiscale?

Il beneficio fiscale introdotto ha un preciso ambito soggettivo di applicazione. Possono accedervi:

  • Le persone fisiche esercenti attività d’impresa, titolari di reddito di cui all’articolo 55 del Tuir;
  • Le persone fisiche esercenti arti o professioni, che conseguono un reddito di cui all’articolo 53, comma 1, del Tuir.

Sono esclusi dal regime agevolativo:

  • I redditi delle società di persone, imputati ai soci secondo il principio di “trasparenza” secondo l’articolo 5, comma 1, del Tuir, e i redditi delle società di capitali, imputati ai soci a seguito dell’esercizio dell’opzione per la trasparenza fiscale delle società a ristretta base proprietaria, di cui all’articolo 116 del Tuir;
  • I redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni in forma associata di cui alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 5 del Tuir, imputati ai singoli associati.

Leggi anche: Flat tax: cos’è, come funziona e a chi conviene (la guida completa)

Il beneficio si estende all’impresa familiare e all’azienda coniugale

La circolare n. 18/2023 dell’Agenzia delle entrate del 28 giugno 2023 ha precisato che il beneficio fiscale si applica anche agli imprenditori agricoli individuali, limitatamente ai redditi d’impresa prodotti, e rientrano nel regime di “flat tax incrementale” sia l’impresa familiare sia l’azienda coniugale non gestita in forma societaria (in entrambi i casi, limitatamente al titolare dell’impresa stessa).

Per comprendere appieno l’efficacia del beneficio, è fondamentale chiarire l’ambito oggettivo di applicazione e come viene determinata la base imponibile incrementale. È così calcolata:

  • Differenza tra il reddito del 2023 e quello più alto del triennio precedente;
  • Applicazione alla predetta differenza della franchigia del 5 per cento, calcolata sul reddito più alto del triennio 2020-2022.

Il limite e l’applicazione della “flat-tax incrementale”

Sul reddito così determinato, nel limite massimo di 40mila euro, si applica la “flat-tax incrementale” del 15 per cento. L’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, confluisce nel reddito complessivo e si rende applicabile la tassazione progressiva ai fini Irpef (e relative addizionali), secondo gli ordinari scaglioni di reddito, escludendo la quota di reddito assoggettata alla “flat tax incrementale” dalla base imponibile Irpef.

Con riferimento all’impresa familiare e all’azienda coniugale, l’incremento di reddito deve essere calcolato prendendo in considerazione l’intero reddito conseguito dall’impresa nel 2023 (comprensivo anche della quota attribuita al collaboratore familiare o al coniuge) rispetto al maggior reddito conseguito dalla medesima impresa nel triennio precedente; ciò solo ai fini della verifica dell’effettivo incremento reddituale.

Resta fermo che l’imposta sostitutiva trova applicazione con esclusivo riferimento alla quota di reddito attribuita all’imprenditore.

Ricordiamo che sono ammessi al beneficio in esame i contribuenti che, in uno o più degli anni dal 2020 al 2022, abbiano esercitato le attività di cui trattasi per almeno un intero periodo d’imposta nell’ambito del triennio 2020 – 2022. Questo, senza dubbio, rappresenta un’importante opportunità per coloro che hanno iniziato l’attività successivamente al 1° gennaio 2020.

La Legge di Bilancio 2023 rappresenta un cambiamento significativo per la fiscalità italiana, introducendo un beneficio fiscale innovativo e potenzialmente vantaggioso per molte categorie di contribuenti.

Richiedi informazioni per Notizie, Tasse e Imposte

Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!

Voglio iscrivermi gratuitamente per avere risposte più veloci!

*Vista l'informativa privacy, acconsento anche alle finalità ivi descritte agli artt. 2.3, 2.4, 2.5. Per limitare il consenso ad una o più finalità clicca qui.

Invia Richiesta

Articoli Correlati

IMU sulla seconda casa disabitata e inabitabile: si paga?IMU sulla seconda casa disabitata e inabitabile: si paga?

IMU sulla seconda casa disabitata e inabitabile: si paga?

26/03/2024 11:52 - L'IMU, imposta municipale sugli immobili, si applica con regole specifiche, prevedendo esenzioni per l'abitazione principale non di lusso e applicandosi pienamente alle seconde case e ad altri immobili.
Saldo IVA 2023: scadenze (oggi) e modalità di pagamentoSaldo IVA 2023: scadenze (oggi) e modalità di pagamento

Saldo IVA 2023: scadenze (oggi) e modalità di pagamento

18/03/2024 12:18 - Il 18 marzo 2024 è la scadenza per il versamento dell'IVA 2023, con opzioni di [..]
TAGS: aliquota fissa, flat tax, flat tax incrementale

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

Leggi tutti i miei articoli | Visita il mio profilo Linkedin

Edilizia.com è online dal 1998, il primo del settore in Italia!