La scadenza del 4 aprile per la comunicazione delle scelte relative ai bonus edilizi è un momento cruciale per contribuenti e intermediari, rappresentando un'opportunità di beneficiare di detrazioni fiscali e incentivare investimenti in ristrutturazioni ed efficienza energetica.
Per accedere ad alcuni bonus fiscali messi a disposizione dallo Stato per il settore edile è necessario disporre del visto di conformità. Vediamo nello specifico di cosa si tratta, in quali casi è obbligatorio produrlo e chi può redigerlo.
L'Agenzia delle Entrate torna a parlare del visto di conformità in relazione all’usufrutto del Superbonus e degli altri Bonus Casa per i quali risulta obbligatorio presentare il documento.
Quando si parla di Superbonus 110% e di Bonus Casa, ormai il visto di conformità è uno tra i temi più discussi, in particolare ora per via delle nuove regole disposte dal Decreto Anti-Frode.
Il Decreto Anti-Frode, in vigore a partire dal 12 novembre 2021, ha previsto delle nuove disposizioni per quanto riguarda il beneficio di tutti i Bonus Casa che prevedono la scelta delle opzioni alternative.
Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha dato finalmente l’annuncio ufficiale. La CILA-Superbonus è in lavorazione, e sarà un modello unico valido per tutto il territorio italiano.
Il visto di conformità di un immobile è il documento che constata che la realizzazione rispetti tutti i criteri stabiliti dal progetto iniziale. Vediamo quali sono le differenze tra catastale e urbanistica in merito alla conformità di un immobile.