Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha dato finalmente l’annuncio ufficiale. La CILA-Superbonus è in lavorazione, e sarà un modello unico valido per tutto il territorio italiano.
Si riconfermano inoltre tutte le misure semplificative, previste dal Decreto Semplificazioni BIS, che consentiranno ai beneficiari di accedere all’incentivo in maniera più facile ma, soprattutto, molto più veloce.
Ecco cosa sappiamo finora sulla nuova CILA-Superbonus.
Advertisement - PubblicitàAnche se il nome è stato “tecnicizzato”, la CILA-Superbonus non è altro che la cosiddetta “CILA in deroga” di cui parliamo da qualche mese in ambito di Superbonus 110%.
La CILA in deroga, o CILA-Superbonus, è dunque quell’asseverazione che potrà sostituire la presenza del visto di conformità, così come previsto dal DL Semplificazioni BIS, che ad oggi sta seguendo l’iter per la conversione in Legge.
Come sappiamo infatti, per velocizzare di gran lunga le procedure per richiedere il maxi-incentivo, il Governo ha provveduto a modificare le modalità di usufrutto.
Il visto di conformità è uno di quei documenti che richiedono più tempo per il rilascio (3 mesi per immobile circa). Dunque, per ridurre le tempistiche, si è deciso di consentire a tutti i beneficiari che non intendono procedere alla demolizione e alla ricostruzione dell’edificio, di procedere con tutti gli altri interventi ammissibili semplicemente presentando la CILA-Superbonus.
Tutti i lavori (trainanti e trainati) saranno considerati come interventi di manutenzione straordinaria, e potranno essere eseguiti con una speciale Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata.
Advertisement - PubblicitàOvviamente non si parla della CILA tradizionale, obbligatoria generalmente per conseguire lavori edilizi di manutenzione straordinaria che non comportano modifiche alla struttura.
La CILA-Superbonus infatti sarà una certificazione nuova, da utilizzare unicamente per la richiesta della maxi-agevolazione al 110%.
Il Ministero della PA ha fatto sapere che il Dipartimento sta attualmente lavorando con le Regioni, con l’ANCI e con tutte le altre amministrazioni interessate per la realizzazione della CILA-Superbonus. L’annuncio afferma inoltre che il modulo sarà unico, e che sarà valido per l’intero territorio nazionale.
La CILA-Superbonus avrà un’importanza decisiva, e dovrà ovviamente essere asseverata da un tecnico abilitato.
Al suo interno dovranno essere presenti gli estremi del titolo abilitativo che ha permesso la costruzione dell’immobile oggetto di interventi. Se invece si tratta di un edificio realizzato prima del 1° settembre 1967, nella CILA saranno sottoscritti gli estremi del provvedimento che attesta che la costruzione è stata conclusa prima di tale data.
Se si eseguono interventi rientranti nel regime dell’edilizia libera, sarà sufficiente descrivere nella Certificazione i lavori eseguiti.
Per saperne di più, leggi anche: “Superbonus 110%: si CILA no conformità, come funziona davvero”
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