La TAV Verona-Padova è la prima opera che sarà interessata dall’applicazione del Sistema di Qualificazione per Grandi Appalti, secondo il modello dell’Unione Europea.
Negli ultimi mesi la TELT, società italo-francese che gestisce i cantieri TAV, ha affidato appalti per oltre 250 milioni di euro. Ciò è stato possibile alla continuazione, anche in piena emergenza da Covid-19, della gestione delle procedure in maniera telematica.
Con la Fase 2, anche i cantieri che lavorano alla TAV sono ripartiti. A causa dell’emergenza Covid-19 infatti, anche gli interventi relativi all'opera più discussa degli ultimi 30 anni si erano ovviamente arrestati per il rischio contagio.
Come previsto, dopo più di 1 anno dalla sospensione dei lavori, il cantiere TAV riapre i battenti. Si ricomincia dal Comune di Chiomonte, in Val di Susa.
Il progetto della TAV Brescia-Verona avrebbe dovuto iniziare a prendere forma con il bando istituito per la galleria tra Lonato e Desenzano. Il bando prevedeva lo stanziamento di 204 milioni di euro, con scadenza prevista per il 19 ottobre ma qualcosa non è andato.
Uno studio compiuto da Luca Orlando per Edilizia e Territorio all'Università Bocconi, e commissionato dalla Camera di Commercio di Milano-Monza/Brianza-Lodi, ha stimato i vantaggi che la Lombardia otterrebbe grazie alla costruzione della TAV e del Terzo Valico dei Giovi.
Ormai da qualche giorno, sembra che si sia finalmente riusciti a venire a capo della questione più complicata e criticata degli ultimi 30 anni. Stiamo parlando della costruzione del progetto TAV.