La Cassazione conferma l’esenzione IMU per l’abitazione principale anche se i coniugi hanno residenze separate. Questa decisione chiarisce l’applicazione dell’imposta e tutela i contribuenti da interpretazioni restrittive dei Comuni.
La Cassazione ha chiarito che l'esenzione IMU richiede la coincidenza tra residenza anagrafica e dimora abituale nell'immobile, anche per coniugi con residenze disgiunte, confermando criteri stringenti.
Il decreto del Mef del 8 marzo 2024 aggiorna i coefficienti di rivalutazione per i fabbricati della categoria D non accatastati, influenzando il calcolo dell'IMU e dell'IMPI.
Il prossimo 17 giugno è prevista la data di scadenza della prima rata IMU 2024. Il saldo finale, invece, è atteso per il 16 dicembre 2024.
L'IMU, imposta municipale sugli immobili, si applica con regole specifiche, prevedendo esenzioni per l'abitazione principale non di lusso e applicandosi pienamente alle seconde case e ad altri immobili.
L'ultimo giorno utile per regolarizzare il conguaglio IMU per l'anno 2023 senza incorrere in sanzioni e interessi si avvicina rapidamente: il 29 febbraio 2024 rappresenta una data cruciale per tutti i proprietari di immobili in Italia.
La prescrizione breve permette l'annullamento di debiti fiscali dopo 5 anni, applicabile a specifiche tasse e contributi. Conoscere e agire su questa disposizione è cruciale per difendere i propri diritti
Il Dipartimento Finanze del MEF annuncia le novità riguardanti la trasmissione degli atti e delibere IMU e TARI relative al 2023, in seguito a quanto previsto per il nuovo anno 2024.
Con la Risoluzione n. 4/DF del 16 novembre 2023, il Dipartimento delle Finanze ha fornito importanti chiarimenti in merito, appunto, all’applicabilità dell’IMU ai fabbricati collabenti.
Ogni comune è tenuto a provvedere all’approvazione degli atti e delle delibere legati all’IMU, alla TARI e agli altri tributi locali. Esistono però anche determinati atti e delibere per i quali non vige l’obbligo né di trasmissione né di pubblicazione.