
La concessione edilizia, introdotta nel nostro ordinamento dalla legge n.10 del 1977, andava a sostituire l’istituto della licenza edilizia ad essa precedente. La concessione edilizia era una autorizzazione amministrativa che incideva su tutte le attività comportanti le trasformazioni urbanistica ed edilizia di un determinato territorio comunale.

Come ormai sappiamo, tutte le scadenze dei titoli edilizi le cui date ricadevano in questo periodo di emergenza Covid-19, sono state prorogate. Per quanto riguarda il Permesso di Costruire però, si dà il caso che questa clausola sia da sempre presente tra le regole inerenti al titolo edilizio.

La canna fumaria può essere costruita in varie dimensioni, seppur solitamente siano abbastanza limitate. Ma è proprio da questo fattore che dipende la necessità di richiedere il Permesso di costruire oppure no.

Il Permesso di costruire è il documento ufficiale necessario per poter realizzare qualsiasi opera edilizia che comporti delle ingenti modifiche all'assetto del territorio urbanistico. Esistono infatti diverse regole da seguire per poter ottenere l’abilitazione a costruire. Di seguito scopriremo in quali casi il Comune ha diritto a negare il rilascio del PDC.

Gli interventi categorizzabili nell'ambito dell’edilizia libera sono numerosi, e talvolta possono apparire contraddittori tra loro. Non è raro fare confusione su cosa possa essere costruito senza autorizzazione, e cosa, invece, richieda una previa concessione edilizia.

Il permesso di costruire è un’autorizzazione amministrativa necessaria per effettuare qualsiasi intervento edilizio che comporti modifiche strutturali all'edificio. Il PDC è entrato in funzione sostituendo la precedente “concessione edilizia”.