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Bonus Barriere Architettoniche: sì anche per imprese su immobili strumentali

Il Bonus Barriere Architettoniche è un incentivo che è stato introdotto con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, che rimarrà valido solo per un anno, fino al 31 dicembre 2022.

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Il Bonus Barriere Architettoniche è un incentivo che è stato introdotto con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, che rimarrà valido solo per un anno, fino al 31 dicembre 2022.

Si tratta di un’agevolazione che concede il 75% di detrazione per diverse tipologie di lavori volte all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il credito che si ottiene può essere poi compensato con la Dichiarazione dei Redditi in 5 anni, oppure può essere ceduto mediante i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Il Bonus Barriere Architettoniche 2022 difatti rientra tra i bonus casa che, oltre al Superbonus 110%, concedono la possibilità di scegliere l’usufrutto mediante le opzioni alternative alla detrazione. Vedi qui quali sono gli altri incentivi che ammettono la scelta.

In relazione a questo incentivo, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono ammissibili gli interventi volti all’abbattimento delle barriere anche se fatti su immobili strumentali e per mano di imprese.

Approfondiamo di seguito.

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Bonus Barriere Architettoniche: incentivo valido per imprese e società

Il caso di oggi è stato affrontato dal Fisco con la risposta ad interpello n. 444 del 6 settembre 2022.

L’istante è una società che dichiara di essere proprietaria di 3 unità immobiliari concesse in locazione, accatastati come beni di natura strumentale.

Si fa sapere che due dei soggetti conduttori che detengono in locazione 2 unità immobiliari, hanno richiesto alla società istante, in qualità di locatore, di poter effettuare nei suddetti locali degli interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Alla luce di ciò, l’istante chiede alle Entrate se il bonus barriere architettoniche 2022 sia valido anche per gli interventi effettuati per mano di imprese su immobili strumentali. Ciò per via del fatto che la disciplina che ne regola il funzionamento, si precisa, non menziona tipologie di beneficiari né specifiche tipologie di edifici ammessi.

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Ammessi tutti gli edifici esistenti, nessun limite sui beneficiari

In relazione a quanto richiesto, il Fisco spiega che il bonus barriere architettoniche 2022 è stato ideato proprio per poter dare avvio ad un ingente progetto volto all’abbattimento delle barriere nella gran parte degli edifici esistenti in territorio italiano.

Per questo motivo, l’art. 119-ter del Decreto Rilancio ha concesso la possibilità di detrarre il 75% delle spese legate ai lavori e sostenute nel corso del 2022, mediante una forma di incentivazione temporanea, che non impone rigorosi limiti per quanto riguarda i beneficiari e le tipologie di edificio.

Possono quindi beneficiare del bonus barriere architettoniche 2022 anche le società, le imprese e i soggetti esercenti arti o professioni, oltre alle persone fisiche, per poter realizzare interventi edilizi in tutte le tipologie di edificio esistenti.

Ciò “a prescindere dalla qualificazione di detti immobili come “strumentali”, “beni merce” o “patrimoniali”.

Il Fisco precisa comunque che tutti i lavori svolti devono rispettare i requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, ovvero devono risultare soddisfatti i criteri di accessibilità, adattabilità e visitabilità. Per saperne di più, leggi: “Barriere architettoniche, cosa dice la legge

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Tipologie interventi ammessi e massimali da rispettare

La normativa che regolamenta il bonus barriere architettoniche 2022, in realtà, non fornisce direttive specifiche neanche per quanto riguarda la tipologia di interventi che possono essere effettuati.

Difatti, viene precisato soltanto che i lavori dovranno essere direttamente volti all’abbattimento delle barriere, e che potranno essere ammessi anche gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità. In caso di sostituzione dell’impianto poi, sarà possibile portare a detrazione anche le spese legate allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Sono pertanto ammesse a questo incentivo tutte le tipologie di interventi che possono essere mirate all’abbattimento delle barriere architettoniche.

In quanto alle tipologie di edificio ammesse, l’unico criterio richiesto è che le strutture dovranno risultare già esistenti, e quindi non in fase di costruzione né di definizione. Mentre in relazione ai beneficiari, appunto, non ci sono limiti legati alla tipologia.

I massimali di spesa concessi per il bonus barriere architettoniche 2022 sono pari a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari e per le singole unità immobiliari (funzionalmente indipendenti e con almeno un accesso autonomo dall’esterno) site all’interno di edifici plurifamiliari;
  • 40.000 euro, per gli edifici condominiali composti da 2 a 8 unità immobiliari. L’importo dovrà essere moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
  • 30.000 euro, per gli edifici condominiali che possiedono più di 8 unità. In questi casi, si calcolerà il limite di 40.000 euro per le prime 8 unità, mentre si considererà il limite di 30.000 euro dalla nona unità in poi.

Leggi anche: “Superbonus 110% e barriere architettoniche: sì anche nel 2022



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TAGS: barriere architettoniche

Autore: Redazione Online

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