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INPS: ecco chi perderà il reddito di cittadinanza già da agosto

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Ultimo Aggiornamento:

Dall’agosto 2023, alcuni beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) vedranno il proprio sostegno economico modificato. La ragione principale risiede nelle disposizioni della Legge di Bilancio, esplicitate da una recente circolare dell’INPS.

Tra i maggiormente interessati ci saranno i giovani che hanno interrotto prematuramente il percorso di istruzione obbligatoria.

Reddito di Cittadinanza e la legge di bilancio 2023

Secondo quanto chiarito dalla circolare INPS, la possibilità di fruire del Reddito di cittadinanza per le famiglie senza minori, disabili o over 60, durerà massimo sette mesi. Quindi, a luglio si esaurisce tale possibilità. Questa specifica misura terminerà definitivamente alla fine del 2023, a favore di nuove regolamentazioni previste dal decreto di maggio 2024.

Nello specifico, i giovani tra i 18 e i 29 anni, membri di famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza e che non hanno completato i dieci anni di istruzione obbligatoria, non avranno più diritto alla quota del reddito di cittadinanza.

Inoltre, il diritto al reddito di cittadinanza decade se viene rifiutata la prima offerta di lavoro congrua. L’offerta si considera congrua se rispetta vari criteri: coerenza con le competenze acquisite dal candidato, distanza massima di 80 chilometri dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con i mezzi pubblici, durata della disoccupazione e un salario superiore di almeno il 10% del beneficio massimo fruibile da un singolo individuo.

Leggi anche: Reddito di Cittadinanza 2023: nuove regole e novità 2024

Dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023, la misura del Reddito di cittadinanza sarà riconosciuta ai beneficiari nel limite massimo di sette mensilità. Sono escluse le famiglie con disabili, minori o persone con almeno 60 anni di età. Inoltre, non saranno ammissibili al beneficio le persone con disabilità media o grave o in stato di non autosufficienza.

L’eliminazione nel 2024

A partire dal 1° gennaio 2024, l’abolizione della prestazione del Reddito di cittadinanza, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, comporterà un significativo cambiamento nelle politiche sociali. L’autorizzazione di spesa per il reddito di cittadinanza sarà ridotta di 958 milioni di euro per l’anno 2023.

I risparmi ottenuti dalla soppressione del Reddito di cittadinanza, che sarà abolito dal 1° gennaio 2024, confluiranno nel “Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva“, un nuovo strumento istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Leggi anche: Assegno di inclusione: cos’è, a chi spetta, come funziona

Conclusione

Le modifiche apportate al Reddito di cittadinanza sono significative e riguardano diversi aspetti, dalle limitazioni alla durata dell’erogazione alle nuove regole per i giovani che interrompono il percorso di istruzione. È essenziale che i beneficiari siano consapevoli di queste modifiche per prepararsi adeguatamente ai cambiamenti previsti.

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TAGS: RDC, reddito di cittadinanza

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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