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Caro materiali: domande al fondo adeguamento prezzi entro il 31 Agosto

La cifra di 1,5 miliardi di euro è in procinto di essere stanziata per quelle realtà imprenditoriali che rischiano di non riuscire a portare a termine le opere finanziate da PNC e da PNRR per via rei forti rincari dei prezzi dell’energia e dei materiali di costruzioni.

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A quanto pare, la cifra di 1,5 miliardi di euro è in procinto di essere stanziata per quelle realtà imprenditoriali che rischiano di non riuscire a portare a termine le opere finanziate da PNC e da PNRR per via rei forti rincari dei prezzi dell’energia e dei materiali di costruzioni.

Grazie al DM 27 Luglio 2022, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il meccanismo di compensazione dei prezzi: 770 milioni di euro verranno, pertanto, erogati a vantaggio delle aziende al lavoro sulla realizzazione di opere non prioritarie.

Questo decreto segue quello che è stato pubblicato all’inizio del mese di agosto, dove sono stati delineati i criteri di erogazione, pari a 1,2 miliardi di euro, a beneficio delle aziende che sono al lavoro su progetti finanziati sia dal PNC sia dal PNRR, oltre che sulle opere, in relazioni alle quali è avvenuta la nomina di un commissario straordinario.

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La questione delle stazioni appaltanti

Ad onor del vero, le stazioni appaltanti avevano già le carte in regola per procedere all’erogazione dei contributi necessari per consentire alle imprese di compensare al meglio l’incremento dei prezzi dell’energia e dei materiali costruttivi.

Tuttavia, il principale ostacolo era costituito dall’eventualità in cui le stazioni appaltanti non potessero contare su sufficienti risorse. Ragion per cui, per fronteggiare al meglio questo scenario, è stata portata a termine l’istituzione di un apposito fondo presso il MIMS.

Gli appositi decreti, in seguito, hanno stabilito i criteri con cui le stazioni appaltanti possono presentare la domanda di accesso al fondo, per procedere successivamente al trasferimento delle risorse alle aziende che attraversavano un momento particolarmente critico.

Bisogna tenere conto del fatto che, nonostante il processo di compensazione dei prezzi volga definitivamente all’epilogo, il tempo a disposizione scarseggia. Il motivo di fondo risiede nel fatto che, affinché le attività imprenditoriali siano pronte a beneficiare degli importi necessari per affrontare al meglio la situazione difficile, le stazioni appaltanti devono procedere all’invio delle richieste al Mims entro la data di mercoledì 31 Agosto 2022.

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Rincari dell’energia e dei materiali di costruzione: il ruolo del Fondo per l’adeguamento dei prezzo

A seguito del Decreto Sostegni-bis, ossia della Legge 106/2021, è stato istituito il fondo per la compensazione dei prezzi. La dotazione iniziale prevista corrispondeva a 100 milioni di euro.

Compito del MIMS è stato quello di occuparsi della ripartizione in parti eque delle risorse: ad aggiudicarsele, le grandi aziende e le PMI che nel nostro Paese costituiscono la spina dorsale del tessuto industriale.

Con il passare dei mesi e dei rincari via via sempre più evidenti, la dotazione del Fondo è andata incontro a continui incrementi, grazie a ulteriori norme, come il Decreto Aiuti e il Decreto Energia.

Nello specifico, grazie al primo, sono stati istituiti ben due canali differenti di finanziamenti: il primo da 1,2 miliardi di euro, suddivisi in 700 milioni di euro per il 2022 e in 500 milioni di euro per il 2023, con l’intento primario di impedire il blocco dei lavori, aventi a che fare con le opere finanziate dal PNC e dal PNRR; il secondo, da quasi 1,3 miliardi di euro, suddivisi in 770 milioni di euro per il 2022 e in 550 milioni di euro per il 2023, al fine di permettere il naturale svolgimento delle ulteriori opere, identificate come non prioritarie.

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Il DM 17 Giugno 2022

In riferimento alle opere finanziate dal PNC e dal PNRR, oltre che in relazione ai lavori per cui è stato nominato un commissario straordinario, è stato emanato dal MIMS il DM 17 giugno 2022, la cui mission di fondo stabilisce quali devono essere i criteri e le modalità inerenti alle compensazioni dei prezzi per ciò che concerne i lavori ultimati nel corso del 2022.

Spetta alle stazioni appaltanti occuparsi dell’invio al MIMS circa le richieste relative all’accesso al Fondo: la data di scadenza per i SAL contabilizzati, eseguiti e annotati dal 1° gennaio 2022 al 31 luglio 2022 è quella di mercoledì 31 agosto 2022.

Per quanto riguarda invece i SAL contabilizzati, eseguiti e annotati dal 1° Agosto 2022 al 31 Dicembre 2022, la data di scadenza è quella di martedì 31 gennaio 2023. Da notare che le cifre non vengono indicate in maniera chiara all’interno del decreto. Tuttavia, appare chiaro il riferimento all’annualità 2022 per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse pari a 700 milioni di euro.

Con il nuovo decreto del MIMS, invece, il focus risulterà incentrato alle opere non prioritarie.

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Opere non prioritarie: il ruolo del Fondo per la compensazione dei prezzi

Sulla base di quanto sancito all’interno del decreto, le risorse vengono ripartite in parti grosso modo uguali tra le piccole, le medie e le grandi imprese: le prime si aggiudicano il 34% dei 770 milioni di euro inerenti all’annualità 2022. Alle altre, invece, le due fette del 33%.

Con l’introduzione di questo decreto, viene stabilito quindi che le aziende hanno gli stessi diritti di accesso alle risorse del Fondo, indipendentemente dalla somma del contratto che sono state in grado di aggiudicarsi. Ne consegue, quindi, che ciascuna impresa concorre sulla base delle sue reali dimensioni: piccola, media o grande che sia.

Allo stato attuale delle cose, infatti, non vi sono priorità per le attività occupate a portare a termine lavori maggiormente impegnativi.

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Opere non prioritarie: tutto quello che occorre sapere per effettuare l’accesso al Fondo per la compensazione dei prezzi

Accedere al Fondo per la compensazione dei prezzi è fattibile solo ed esclusivamente per tutti quei lavori aggiudicati a seguito di offerte presentate entro la data del 31 dicembre del 2021. Tutto questo, sempre a patto che la stazione appaltante non sia in grado di affrontare la tematica dell’adeguamento dei prezzi, puntando sulle proprie risorse. Queste ultime, in genere, scaturiscono prevalentemente da ribassi d’asta, ma anche da accantonamenti.

A seguito di tutti gli opportuni controlli del caso in riferimento ai SAL dei lavori svolti dal 1° Gennaio 2022 al 31 Luglio 2022, tocca alle stazioni appaltanti presentare al MIMS la richiesta di accesso al fondo. Per fare tutto questo, possono servirsi della piattaforma di riferimento, sempre entro il 31 Agosto 2022.

Vanno indicati all’interno della domanda i dati relativi al contratto di appalto, la certificazione del direttore dei lavori portati a termine dal 1° Gennaio 2022 al 31 Luglio 2022, la data di presentazione dell’offerta, il prospetto di calcolo dei lavori e infine la copia attinente allo stato di avanzamento dei lavori.



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TAGS: caro materiali, fondo compensazione prezzi

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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