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Bonus sicurezza casa 2026: porte, infissi, grate e allarmi rientrano nel bonus?

Nel 2026 sarà possibile detrarre grate, porte blindate, antifurti e altri dispositivi di sicurezza se installati con regole precise, documentati correttamente e pagati con bonifico parlante.

Bonus sicurezza casa 2026: porte, infissi, grate e allarmi rientrano nel bonus? Bonus sicurezza casa 2026: porte, infissi, grate e allarmi rientrano nel bonus?
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La sicurezza domestica è diventata una priorità per moltissimi proprietari di casa, spinti non solo da episodi di cronaca ma anche dalla crescente consapevolezza dell’importanza di proteggere i propri spazi e affetti. Che si tratti di installare una porta blindata, montare grate alle finestre o dotarsi di un impianto antifurto, oggi è possibile migliorare la protezione della propria abitazione beneficiando anche di agevolazioni fiscali.

Il Bonus Ristrutturazioni, confermato anche per il 2026, consente infatti di detrarre dall’IRPEF una parte significativa delle spese sostenute per alcuni interventi mirati alla sicurezza dell’immobile. Tuttavia, non tutti i dispositivi o lavori sono ammessi al beneficio, e le condizioni da rispettare sono specifiche.

Quali sono quindi gli interventi realmente detraibili? E in che modo vanno eseguiti per non perdere l’agevolazione fiscale?

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Interventi per la sicurezza: cosa rientra nel Bonus Ristrutturazioni

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile beneficiare della detrazione IRPEF del 50% per una serie di interventi volti a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi, come furti, aggressioni o intrusioni. Questo tipo di lavori rientra tra quelli espressamente previsti dall’art. 16-bis del TUIR, e sono riconosciuti anche se l’immobile non è abitato da soggetti con disabilità o se l’intervento viene effettuato in assenza di episodi pregressi.

Tra le opere ammesse alla detrazione ci sono, a titolo esemplificativo:

  • l’installazione o sostituzione di porte blindate o rinforzate
  • la messa in opera di grate alle finestre o la loro sostituzione con modelli più sicuri
  • l’apposizione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
  • l’installazione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi e vetri antisfondamento
  • l’installazione di casseforti a muro
  • l’installazione di impianti di allarme, videocamere e centraline antifurto, anche se collegate a centrali di vigilanza privata

Fondamentale è che gli interventi siano eseguiti sull’immobile e non si limitino alla mera fornitura di dispositivi: ad esempio, non sono detraibili i contratti con istituti di vigilanza privata, così come l’acquisto di telecamere non installate professionalmente o non collegate a un sistema fisso.

Leggi anche: Bonus Ristrutturazione Bagno 2025: come ottenere la detrazione del 50%

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Le regole da rispettare per non perdere la detrazione

Per poter usufruire del Bonus Ristrutturazioni 2026 sugli interventi di sicurezza, è fondamentale rispettare alcune regole ben precise, sia in fase di pagamento sia nella gestione della documentazione.

Innanzitutto, il pagamento delle spese deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario o postale parlante, cioè un bonifico che riporti:

  • la causale specifica (ad esempio: “interventi di ristrutturazione edilizia – art. 16-bis TUIR”)
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o la partita IVA dell’impresa che ha eseguito i lavori

Non sono ammessi pagamenti in contanti, assegni o carte di credito. Anche il pagamento online è ammesso, purché avvenga con le stesse modalità richieste per i bonifici parlanti.

Inoltre, il contribuente dovrà conservare:

  • le fatture dettagliate che dimostrano la natura degli interventi
  • la ricevuta del bonifico parlante
  • eventuali autorizzazioni edilizie, se richieste
  • la dichiarazione di conformità dell’impianto, per gli interventi di tipo tecnologico (ad esempio, antifurto, impianti video, ecc.)

Il rispetto di queste condizioni è indispensabile per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, specialmente in caso di controlli formali.

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Chi può usufruire del Bonus Sicurezza e su quali immobili si applica

Il Bonus Ristrutturazioni 2026 è accessibile a tutti i contribuenti soggetti all’IRPEF, residenti o meno in Italia, purché siano in possesso di un titolo valido sull’immobile e sostengano le spese in prima persona. Questo significa che possono beneficiarne:

  • i proprietari o nudi proprietari
  • i titolari di usufrutto, uso o abitazione
  • gli inquilini o comodatari, se in possesso del consenso del proprietario
  • i futuri acquirenti con compromesso registrato e immessi nel possesso dell’immobile
  • i familiari conviventi (es. coniuge, figli, genitori), purché convivano all’inizio dei lavori e sostengano la spesa
  • i conviventi di fatto, ai sensi della Legge Cirinnà (n. 76/2016)

La detrazione spetta anche per lavori eseguiti su parti comuni degli edifici condominiali (come portoni, cancellate, portoni blindati condominiali), a condizione che la spesa sia effettivamente sostenuta e documentata dal singolo condomino.

Inoltre, il bonus si applica esclusivamente a immobili residenziali già esistenti (non nuove costruzioni) e alle loro pertinenze (garage, cantine, ecc.), a condizione che siano funzionalmente collegate all’abitazione principale.

Leggi anche: Sostituzione infissi: ecco quando è detraibile con l’Ecobonus

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Interventi ammessi e non ammessi: esempi pratici da conoscere

Nonostante l’elenco degli interventi di sicurezza detraibili sia ampio, non tutte le spese sono agevolabili. La distinzione fondamentale è tra ciò che riguarda l’immobile fisicamente e ciò che ha natura di servizio o fornitura non legata all’immobile.

Interventi ammessi alla detrazione:

  • Installazione di porta blindata all’ingresso di casa
  • Montaggio di grate di sicurezza su finestre e balconi
  • Realizzazione di recinzioni murarie o cancellate
  • Installazione di sistemi antifurto con centralina fissa e sensori collegati
  • Sostituzione di serrature e spioncini
  • Posa in opera di vetri antisfondamento
  • Inserimento di videocamere collegate a un sistema installato professionalmente

Interventi non ammessi alla detrazione:

  • Contratti con istituti di vigilanza (es. sorveglianza armata)
  • Acquisto di telecamere o sistemi antifurto portatili non fissati all’immobile
  • Dispositivi acquistati senza installazione (anche se usati per la sicurezza)
  • Porte interne rinforzate che non svolgono funzione di sicurezza verso l’esterno

L’Agenzia delle Entrate sottolinea che per poter ottenere la detrazione, l’intervento deve essere stabile, funzionale alla sicurezza e integrato nell’immobile. È quindi sempre consigliabile chiedere conferma a un professionista prima di avviare i lavori o fare acquisti.

Leggi anche: Videocamere in condominio che vìolano la proprietà altrui: quali rischi?

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Consigli per ottenere il Bonus Sicurezza

Sfruttare il Bonus Ristrutturazioni 2026 per rendere la propria casa più sicura è una grande opportunità, ma è essenziale muoversi con attenzione. La normativa è chiara: solo gli interventi che coinvolgono modifiche fisiche all’immobile, eseguiti da imprese abilitate e correttamente documentati, possono beneficiare della detrazione.

Per evitare errori, è sempre consigliabile:

  • richiedere un preventivo dettagliato all’impresa, specificando che l’intervento è finalizzato alla sicurezza
  • verificare se serve una comunicazione al Comune, anche per piccoli lavori
  • farsi rilasciare fattura chiara, con la descrizione completa del lavoro eseguito
  • utilizzare solo il bonifico parlante, compilato in modo corretto

Inoltre, in caso di dubbi, è utile rivolgersi a un commercialista o CAF, che potrà confermare la validità delle spese sostenute per la detrazione IRPEF.

Rendere la propria casa più sicura è un investimento sul futuro, e oggi lo si può fare con un risparmio fiscale concreto. Hai già pensato a quali interventi potresti realizzare nella tua abitazione?



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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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