Il Superbonus 110% ammette tra i possibili beneficiari anche le ONLUS, le ODV e le APS. Approfondiamo di seguito.
Con una recente risposta ad interpello, il Fisco torna a parlare dei casi in cui si usufruisce del Superbonus 110% con l’intento di trasformare un edificio da misto a completamente residenziale.
Il Superbonus 110% ammette tra i possibili beneficiari anche le ONLUS, le ODV e le APS, così come previsto dall’art. 119, lettera d-bis) del Decreto Rilancio.
Per via dei tanti cambiamenti che hanno interessato la disciplina della cessione del credito e dello sconto in fattura con il Superbonus 110%, sempre più spesso si rende necessario approfondire gli aspetti più tecnici, come ad esempio l’utilizzo del credito frazionato.
Dopo giorni di frequenti discussioni sul blocco del Superbonus 110% è in arrivo un’altra importante novità a riguardo.
Come sappiamo, il Superbonus 110% ammette l’esecuzione di interventi edilizi anche in aree vincolate. Per di più, in questi casi il maxi-incentivo viene concesso anche in assenza di interventi trainaNTI.
La nuova Circolare aggiornata espone in maniera chiara, punto per punto, il funzionamento e le modalità di applicazione del maxi-incentivo al 110%, sia per l’utilizzo in detrazione che mediante le opzioni alternative della cessione del credito e dello sconto in fattura.
In relazione all’usufrutto del Superbonus 110% per quanto riguarda gli edifici composti da più unità abitative, il fattore della “prevalenza residenziale” è di fondamentale importanza.
L'Agenzia delle Entrate torna a parlare del funzionamento dell’opzione alternativa della cessione del credito d’imposta a fronte dell’usufrutto del Superbonus 110% e degli altri Bonus Casa che ammettono la scelta
Nel caso si eseguano diverse tipologie di interventi (anche sullo stesso edificio), è possibile fruire in maniera autonoma delle differenti forme di incentivazione, nel rispetto dei requisiti previsti per ognuna di queste.