A causa delle ultime tensioni internazionali che hanno dato luogo all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, in Italia (e nei Paesi dell'Unione Europea) si è registrato un interessamento generale riguardo la costruzione di un bunker antiatomico nel proprio contesto domestico.
In una recente sentenza di ricorso affrontata dal Consiglio di Stato, si stabilisce come sia l’ordine di demolizione che quello di acquisizione di un abuso edilizio da parte del Comune siano ordinanze che non debbano essere spiegate.
Il nuovo Testo Unico dell'Edilizia, la cui bozza completa è prevista entro la metà di luglio, nasce con l'obiettivo di riorganizzare in maniera efficace il corpus normativo fino ad ora presente nel settore delle costruzioni.
Questa volta parliamo delle recinzioni nelle proprietà. Queste possono essere realizzate in regime di edilizia libera, oppure è necessario chiedere i permessi al Comune? E a tal proposito, i materiali utilizzati hanno importanza?
La DIA in passato aveva maggiore considerazione. Ma ancora oggi è valido per alcuni interventi edilizi non particolarmente rilevanti. Ma ora, in che modo va sottoscritta la DIA? E con quali condizioni si concede l’approvazione? Vediamolo di seguito.
La DIA (Denuncia di Inizio Attività) è un atto amministrativo tutt'oggi valido in Italia. Dal 2010, le sue funzioni sono state in gran parte sostituite con la nascita della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
SCIA2 punta a migliorare e a semplificare le varie richieste per effettuare una ristrutturazione edile o una nuova costruzione.