La sentenza del TAR Sicilia conferma il rigetto del condono edilizio per un immobile abusivo, sottolineando l’importanza dell’onere della prova e il vincolo di inedificabilità assoluta nelle aree costiere.
La sentenza del Tar Liguria ribadisce l'importanza di rispettare le distanze legali tra edifici, escludendo la possibilità di deroghe tramite accordi privati, evidenziando la necessità di strumenti adeguati per la gestione dei titoli abilitativi.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 25935 del 2022 chiarisce che la violazione delle distanze tra costruzioni comporta un danno presunto, che può essere liquidato in via equitativa basandosi sul valore reddituale dell'immobile.
Con il termine abuso edilizio si identificano tutte le azioni atte alla concretizzazione di un'opera di costruzione o ristrutturazione che avviene senza essere corredata dalle relative autorizzazioni previste dalla Legge.
La legislazione italiana sull'edilizia pone un delicato equilibrio tra la sanatoria di specifici abusi edilizi e la salvaguardia del patrimonio culturale, imponendo limiti rigorosi soprattutto in aree vincolate.
Si costituisce un abuso edilizio ogni qualvolta si realizzino delle nuove costruzioni, o delle opere di ristrutturazione, senza rispettare i criteri costruttivi obbligatori imposti dalle norme tecniche per l’edilizia.
Il mancato rispetto di quanto disposto dalle norme tecniche per l’edilizia costituisce un abuso edilizio e comporta il rischio di incorrere in sanzioni penali, tra cui l’arresto.
Sono considerati abusi edilizi tutte le opere che vengono realizzate senza permessi o autorizzazioni, ove necessarie. Vediamo quali sono le responsabilità del progettista in caso di realizzazione di abusi edilizi.
Quando si decide di acquistare una casa, soprattutto se si procede privatamente senza l'assistenza di agenzie immobiliari certificate, esiste il rischio di incappare nell'acquisto di un immobile con abuso edilizio.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio la nuova sentenza della Corte di Cassazione riguardante il terzo condono edilizio e i due limiti volumetrici.