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Decreto CAM 2022 e posatori certificati ex Uni 11673: la strada è quella giusta, ma cerchiamo di fare chiarezza

Decreto CAM 2022 e posatori certificati ex Uni 11673: la strada è quella giusta, ma cerchiamo di fare chiarezzaDecreto CAM 2022 e posatori certificati ex Uni 11673: la strada è quella giusta, ma cerchiamo di fare chiarezza
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La pubblicazione nel mese di Agosto del Decreto CAM 2022 ha rappresentato un importante passo in avanti per la disciplina che regola il mondo dell’edilizia. Cogliamo l’occasione per chiarirne ed evidenziarne i punti principali per il settore dei serramenti.

Il documento:

  • entra in vigore dopo centoventi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ovvero il 4 Dicembre 2022;
  • attribuisce grande valore alla capacità tecnica dei posatori e alla certificazione delle competenze;
  • non comporta l’obbligo della certificazione per i posatori di serramenti;
  • in relazione ai cantieri derivanti da gara d’appalto, attraverso il punto 3.2.6, introduce dei criteri premianti legati alla capacità tecnica dei posatori. In sostanza viene attribuito un punteggio aggiuntivo all’operatore economico che si avvale di posatori professionisti, la cui competenza deve essere dimostrata attraverso un’analisi curricolare da cui emerga o la partecipazione a un corso di specializzazione tenuto da un organismo accreditato o, in alternativa, un certificato di conformità alle norme tecniche UNI rilasciato da Organismi di Certificazione, o Enti titolati, in possesso dell’accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024;
  • stabilisce che per quanto riguarda i posatori di serramenti, la specializzazione è comprovata dal certificato nominale di conformità alla norma tecnica UNI 11673-2;
  • non indica specifici livelli di formazione/qualifica/certificazione di riferimento. Nel caso dei posatori di serramenti il possesso di certificazione EQF3 o EQF4 garantisce il rispetto dei requisiti per l’accesso ai criteri premianti;
  • impone che per ottenere il punteggio premiante tutti i nominativi che prendono parte alla procedura di posa debbano essere in possesso della certificazione;
  • introduce criteri premianti per la competenza dei posatori che si vanno ad aggiungere ad altri aspetti tipicamente valutati in sede di gara d’appalto. Tra questi si ricordano il possesso da parte dell’azienda della certificazione SOA e delle polizze assicurative sui prodotti e sulla lora messa in opera.

Chiariti questi aspetti, cogliamo l’occasione per ricordare che ANFIT da anni mette a disposizione un ventaglio completo di servizi in relazione al mondo della posa in opera: dai corsi di formazione qualificati dall’Ente di certificazione ICMQ Spa, al Marchio di Posa e/o di Progettazione, agli esami di certificazione in qualità di Organismo di Valutazione accreditato da ICMQ Spa.

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TAGS: Anfit, decreto CAM

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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