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Il Decreto Siccità: Vasche di raccolta acque piovane diventano Edilizia Libera

Il Decreto Siccità: Vasche di raccolta acque piovane diventano Edilizia LiberaIl Decreto Siccità: Vasche di raccolta acque piovane diventano Edilizia Libera
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Il Decreto Siccità (Decreto legge del 14 aprile 2023, n. 39) ha introdotto importanti cambiamenti nel settore dell’edilizia, rendendo più semplice la realizzazione di vasche di raccolta delle acque piovane.

Grazie a questa normativa, gli interventi di costruzione di queste strutture diventano parte integrante dell’edilizia libera, a patto che rispettino determinate caratteristiche.

Caratteristiche delle vasche di raccolta acque piovane secondo il Decreto Siccità

Le vasche di raccolta delle acque piovane possono essere realizzate senza permessi se soddisfano le seguenti condizioni:

  • Utilizzo esclusivamente agricolo delle acque raccolte;
  • Volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivato.

L’inclusione delle vasche di raccolta delle acque piovane tra gli interventi di edilizia libera mira a semplificare le iniziative utili a contrastare la scarsità idrica, problema sempre più pressante in molte regioni italiane. Tuttavia, la realizzazione di queste strutture non è l’unica semplificazione introdotta dal Decreto Siccità.

Cosa sono le vasche di raccolta delle acque piovane?

Le vasche di raccolta delle acque piovane sono sistemi progettati per raccogliere, immagazzinare e conservare l’acqua piovana proveniente dai tetti degli edifici, dalle superfici impermeabili o dal terreno circostante. Queste vasche hanno lo scopo di sfruttare l’acqua piovana per usi diversi, come l’irrigazione agricola, il risciacquo dei servizi igienici, il lavaggio delle auto e, in alcuni casi, anche per uso domestico, previa adeguata depurazione.

Questi sistemi di raccolta dell’acqua piovana possono assumere diverse forme e dimensioni, a seconda delle esigenze e dello spazio disponibile. Possono essere installati sia in superficie, come cisterne o serbatoi esterni, sia interrati, come vasche sotterranee impermeabilizzate.

Le vasche di raccolta delle acque piovane sono costituite da diversi componenti principali, tra cui:

  • Un sistema di raccolta dell’acqua piovana, come grondaie e pluviali, che convogliano l’acqua dalla superficie di raccolta alla vasca;
  • Un pre-filtro, che serve a separare le sostanze solide (come foglie, detriti e sporco) dall’acqua piovana prima che entri nella vasca;
  • La vasca o il serbatoio di stoccaggio, realizzato con materiali impermeabili e resistenti, come il PVC o l’EPDM;
  • Un sistema di filtraggio e depurazione, nel caso in cui l’acqua raccolta debba essere utilizzata per scopi che richiedono una qualità dell’acqua più elevata;
  • Pompe e sistemi di distribuzione dell’acqua, per trasferire l’acqua piovana raccolta agli impianti di irrigazione o ad altri punti di utilizzo.

Le vasche di raccolta delle acque piovane offrono numerosi vantaggi, tra cui la riduzione del consumo di acqua potabile, la diminuzione dello sfruttamento delle risorse idriche sotterranee e la riduzione dei costi per gli utenti. Inoltre, contribuiscono a limitare il fenomeno delle piene improvvise e dell’erosione del suolo, riducendo il deflusso superficiale delle acque meteoriche.

Scopri le vasche di raccolta acque piovane Gazebo

Altre semplificazioni procedurali previste dal Decreto Siccità

Il Decreto Siccità estende le semplificazioni procedurali del Decreto Governance PNRR e Semplificazioni anche ad altre opere, tra cui:

  • Le opere urgenti individuate dalla Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Le opere già approvate e finanziate con investimenti nazionali ed europei.

Misure aggiuntive per fronteggiare l’emergenza idrica

Oltre alla semplificazione nella realizzazione delle vasche di raccolta delle acque piovane, il Decreto Siccità prevede anche altre misure per affrontare l’emergenza idrica, tra cui:

  • L’aumento dei volumi utili degli invasi;
  • Il riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo;
  • Semplificazioni nella realizzazione degli impianti di desalinizzazione.

Il Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica

Infine, il Decreto Siccità stabilisce la nomina di un Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica (Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini) , il quale avrà il compito di realizzare gli interventi urgenti indicati dalla Cabina di regia e di verificare le misure adottate nelle Regioni per minimizzare i consumi e limitare gli sprechi.

“Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha conferito al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, la delega a presiedere la Cabina di regia avente funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio per il contenimento e il contrasto della crisi idrica, connessa alla drastica riduzione delle precipitazioni.

La delega è prevista dall’articolo 1 comma 1 del decreto legge del 14 aprile 2023 numero 39, che istituisce la Cabina di regia per la crisi idrica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, assegnandone la presidenza al Presidente del Consiglio ovvero, su delega di questi, al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Il Presidente Meloni ha formulato al Ministro Salvini auguri di buon lavoro.”

Le vasche di raccolta acque piovane rappresentano una soluzione concreta ed ecologica per affrontare l’emergenza idrica e promuovere un uso più responsabile delle risorse idriche. Grazie al Decreto Siccità, queste strutture diventano più accessibili e agevolate, contribuendo alla diffusione di pratiche sostenibili nel settore agricolo.

I vantaggi delle vasche di raccolta acque piovane

L’utilizzo delle vasche di raccolta acque piovane offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • La riduzione del consumo di acqua potabile, grazie all’impiego delle acque piovane raccolte per l’irrigazione;
  • La diminuzione dello sfruttamento delle risorse idriche sotterranee, contribuendo alla preservazione dei preziosi ecosistemi acquatici;
  • La riduzione dei costi per gli agricoltori, che potranno utilizzare le acque piovane raccolte senza dover ricorrere a fonti di approvvigionamento più costose.

Materiali e tecnologie per la costruzione di vasche di raccolta acque piovane

La realizzazione di vasche di raccolta acque piovane richiede l’utilizzo di materiali e tecnologie specifici, tra cui:

  • Materiali impermeabili e resistenti, come il PVC o l’EPDM, per la costruzione delle membrane che rivestono la vasca e ne garantiscono la tenuta idrica;
  • Sistemi di filtraggio e depurazione delle acque piovane raccolte, per garantire la qualità dell’acqua utilizzata nell’irrigazione;
  • Pompe e sistemi di distribuzione dell’acqua, per facilitare l’impiego delle acque piovane raccolte nei diversi ambiti agricoli.

Sebbene il Decreto Siccità abbia semplificato le procedure per la realizzazione di vasche di raccolta acque piovane, è importante tenere presente le normative e le linee guida specifiche relative a questi interventi.

In particolare, è fondamentale assicurarsi che le vasche rispettino le dimensioni e i requisiti previsti dalla legge, oltre a garantire la sicurezza strutturale e la corretta gestione delle acque raccolte.

Conclusioni

Il Decreto Siccità rappresenta un importante passo avanti nella promozione di pratiche sostenibili e responsabili nel settore agricolo, facilitando la realizzazione di vasche di raccolta acque piovane e contribuendo al contrasto dell’emergenza idrica. La diffusione di queste strutture e l’adozione di nuove tecnologie per la gestione delle risorse idriche sono fondamentali per garantire un futuro sostenibile e la tutela dell’ambiente.

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TAGS: acqua piovana, decreto siccità, edilizia libera, Vasche acque piovane

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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