Le stufe a pellet e a legna possono essere detratte con il Bonus Ristrutturazioni se rispettano precisi requisiti tecnici e fiscali. Attenzione alla documentazione e ai limiti di spesa.

Negli ultimi anni, sempre più famiglie scelgono di installare stufe a pellet o a legna per riscaldare la propria casa, attratte dall’efficienza energetica, dal risparmio sui costi in bolletta e dall’atmosfera accogliente che questi sistemi riescono a creare. Ma c’è un altro motivo che spinge a fare questo tipo di intervento: la possibilità di usufruire del Bonus Ristrutturazioni, una detrazione fiscale che permette di recuperare una parte importante della spesa sostenuta.
Ma attenzione: non tutte le stufe sono agevolabili e, con le nuove regole in vigore dal 2025, è fondamentale sapere quali requisiti tecnici servono, in quale categoria edilizia rientrano gli interventi e chi può effettivamente beneficiare della detrazione. Inoltre, è essenziale non confondere il Bonus Ristrutturazioni con l’Ecobonus, perché non sono sempre cumulabili.
Quali stufe rientrano davvero tra quelle detraibili? Serve una certificazione specifica? E quanto si può effettivamente risparmiare grazie all’agevolazione fiscale?
Scopriamolo insieme.
Sommario
Secondo la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, l’installazione di stufe a pellet e a legna può rientrare tra gli interventi agevolabili con la detrazione Irpef del 50%, prevista per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo su singole unità immobiliari residenziali o parti comuni degli edifici abitativi.
Questi interventi sono agevolabili quando comportano la sostituzione dell’impianto esistente, oppure quando costituiscono un miglioramento dell’impianto termico preesistente, finalizzato al risparmio energetico. In pratica, se la stufa viene installata in sostituzione di un vecchio sistema di riscaldamento oppure come integrazione funzionale, l’intervento può essere detratto. La detrazione spetta anche se i lavori sono realizzati in proprio, ma in questo caso sono detraibili solo i costi dei materiali acquistati (es. stufa, tubazioni, materiali per l’installazione).
È importante ricordare che, dal 1° gennaio 2025, non sono più detraibili gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti alimentati a combustibili fossili (come le caldaie a gas), ma le stufe a pellet e a legna restano agevolabili, in quanto alimentate da fonti rinnovabili o biomassa.
Infine, per poter fruire della detrazione, è necessario che l’intervento sia eseguito su un immobile residenziale già esistente (non su nuove costruzioni), e che il pagamento avvenga con bonifico parlante, riportante tutti i dati fiscali richiesti dalla normativa.
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Advertisement - PubblicitàNel 2025, le spese sostenute per l’installazione di stufe a pellet o a legna possono beneficiare di una detrazione Irpef del 50% se l’intervento viene eseguito sull’abitazione principale e la spesa è sostenuta da chi è proprietario o titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione). In tutti gli altri casi – ad esempio, se i lavori sono eseguiti da un familiare convivente o un inquilino – la detrazione scende al 36%.
Il massimale di spesa agevolabile è pari a 96.000 euro per unità immobiliare, e la detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Ciò significa che, a fronte di una spesa di 5.000 euro per l’acquisto e l’installazione di una stufa, si può recuperare fino a 2.500 euro in dieci anni (250 euro all’anno), se si hanno i requisiti per la detrazione al 50%.
Attenzione: per usufruire della percentuale massima, l’immobile deve risultare adibito a dimora abituale del soggetto avente diritto al termine dei lavori, anche se al momento dell’inizio non lo era ancora. Questo requisito è stato ribadito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 8 del 19 giugno 2025.
Inoltre, se il contribuente ha un reddito complessivo superiore a 75.000 euro, l’ammontare delle spese detraibili (comprese quelle per il bonus ristrutturazioni) è soggetto a limiti specifici, calcolati secondo le nuove regole dell’articolo 16-ter del TUIR.
Advertisement - PubblicitàPer rientrare nell’agevolazione fiscale prevista dal Bonus Ristrutturazioni, le stufe a pellet e a legna devono rispettare precisi requisiti tecnici e devono essere correttamente documentate.
In particolare, è necessario che:
Inoltre, per poter ottenere la detrazione è fondamentale conservare tutta la documentazione, che deve includere:
In caso di lavori superiori a 70.000 euro, è necessario che l’impresa applichi un contratto collettivo di lavoro del settore edile, come richiesto dalle disposizioni in vigore dal 2022 (art. 1 comma 43-bis, legge 234/2021).
Ricorda che l’assenza anche di uno solo dei documenti richiesti può compromettere il diritto alla detrazione.
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Advertisement - PubblicitàQuando si installa una stufa a pellet o a legna, ci si trova spesso davanti a una scelta: usare il Bonus Ristrutturazioni o optare per l’Ecobonus? Entrambe le detrazioni permettono di risparmiare, ma con modalità, requisiti e adempimenti diversi. La cosa più importante da sapere è che non si possono cumulare: occorre scegliere una sola agevolazione per le stesse spese.
Il Bonus Ristrutturazioni è ideale per chi:
Esempio pratico: hai una stufa a legna vecchia e decidi di sostituirla con una a pellet certificata. Se l’intervento è parte di una manutenzione straordinaria, puoi detrarre il 50% della spesa, anche senza dover dimostrare un risparmio energetico specifico.
L’Ecobonus è pensato per chi:
Attenzione: se non si rispettano tutti i requisiti tecnici ed amministrativi dell’Ecobonus, il diritto alla detrazione decade.
Esempio pratico: stai ristrutturando casa con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica complessiva. Decidi di installare una stufa a pellet con elevata efficienza (rendimento > 85%) e certificata 5 stelle. In questo caso, l’Ecobonus può essere la scelta più vantaggiosa, a patto che tu segua tutti i passaggi previsti dalla normativa.
Il consiglio pratico è confrontare l’effettivo vantaggio economico con la complessità burocratica: in molti casi, soprattutto per installazioni domestiche standard, il Bonus Ristrutturazioni è più accessibile e sufficiente.
Advertisement - PubblicitàLa detrazione per l’installazione di una stufa a pellet o a legna non è riservata solo ai proprietari dell’immobile: la platea dei beneficiari è molto più ampia, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella guida ufficiale aggiornata a ottobre 2025.
Hanno diritto alla detrazione, se sostengono la spesa e rispettano i requisiti previsti, i seguenti soggetti:
Attenzione: per usufruire dell’aliquota del 50% (anziché del 36%), il contribuente deve essere titolare del diritto di proprietà o di godimento reale e l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale. In tutti gli altri casi (es. affittuario o familiare convivente), si applica l’aliquota ridotta.
Nota operativa: se le spese sono sostenute da più persone (es. due comproprietari), è possibile ripartire la detrazione anche se fattura e bonifico sono intestati a uno solo, purché sia indicata sulla fattura la quota di spesa sostenuta da ciascuno.
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