Rilancio edilizia: la proposta “Piano Marshall” dell’ANCE
In data 26 maggio 2020, presso la Commissione Industria del Senato, l’ANCE ha condotto un’audizione informale. Qui l’Associazione ha provveduto ad illustrare diverse proposte valide per il rilancio dell’economia in Italia. Il progetto ideato riguarda diversi argomenti: opere pubbliche, edilizia privata, liquidità alle imprese, fiscalità e lavoro.
In data 26 maggio 2020, presso la Commissione Industria del Senato, l’ANCE ha condotto un’audizione informale in video conferenza. Oggetto: “Iniziative di sostegno ai comparti dell’industria, del commercio e del turismo nell’ambito della congiuntura economica conseguente all’emergenza da COVID-19”.
Qui l’Associazione ha provveduto ad illustrare diverse proposte valide per il rilancio dell’economia in Italia. Il progetto ideato riguarda diversi argomenti: opere pubbliche, edilizia privata, liquidità alle imprese, fiscalità e lavoro.
La proposta dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) è quella di mettere in atto al più presto una sorta di “Piano Marshall”. Vediamo in cosa consiste.
Advertisement - PubblicitàANCE per rilancio: opere pubbliche e edilizia privata
Per quanto riguarda le opere pubbliche, la proposta dell’ANCE comprende:
- Modifica immediata del Codice degli Appalti, con l’introduzione di norme in deroga e disposizioni legislative di emergenza con validità temporale che comprenda anche i lavori in corso. Dal 31 gennaio 2020, data di inizio dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2020;
- Riforma dell’abuso d’ufficio con annullamento della formula di “norma eccessivamente indeterminata”;
- Limite della responsabilità erariale nei contratti pubblici commissionati durante lo stato di emergenza da Covid-19. Ad eccezione dell’ipotesi di dolo;
- Introduzione di un sistema totalmente elettronico per lo svolgimento delle gare d’appalto;
- Obbligo di attivare gli accordi già formalizzati, e di ultimare quelli ancora in corso.
Un altro punto riguarda l’edilizia privata e la gestione del lavoro nel settore. L’ANCE propone:
- Mutui a tasso zero per acquistare immobili di nuova costruzione, ristrutturati o da ristrutturare, in favore delle persone fisiche;
- Mutui a tasso zero per agevolare i lavori in condominio;
- Prolungamento di minimo 24 mesi del periodo di preammortamento nei cantieri in corso d’opera in cui almeno l’80% dei lavori è stato completato;
- Rinegoziazione del mutuo per i cantieri che si trovano ad uno stato di avanzamento inferiore al suddetto, con percentuale finanziata fino all’80%;
- Sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi in edilizia;
- Esecuzione di un Piano Straordinario finanziato dall’INAIL, per provvedere alla sanificazione degli ambienti lavorativi;
- Aggiornamento dei costi e degli oneri relativi alla sicurezza;
- Modifica temporanea delle regole in materia di contratti a termine almeno per un periodo di 12 mesi. Per consentire stipula, proroga e rinnovo dei contratti a tempo determinato.
Advertisement - PubblicitàInvestimenti, imprese e tasse
Parliamo ora di investimenti e spese. La formula dell’ANCE per la ripresa dell’economia italiana in quest’ambito propone:
- Disponibilità immediata dei 3 miliardi destinati agli enti pubblici, con assegnamento rapido e obbligo di utilizzo dei fondi;
- Creazione di un fondo unico per racchiudere le risorse di tutti gli investimenti degli enti territoriali degli ultimi anni, ma che ancora non sono state utilizzate. Fondazione di un Piano Italia con tali risorse, che ammonterebbero complessivamente a 39 miliardi di euro;
- Nomina di Commissari straordinari per sbloccare le grandi opere strategiche ad oggi ferme;
- Finanziamenti destinati alla ripresa dei cantieri per il riavvio delle infrastrutture bloccate.
L’Associazione Nazionale Costruttori Edili prevede infine delle misure dedicate alle imprese e alle tasse. Le vediamo di seguito:
- Risoluzione delle criticità relative al Superbonus Edilizia 110%. In particolare, si chiede: chiarezza per quanto riguarda il ruolo delle banche; prolungamento della scadenza della misura, prevista per il 31 dicembre 2021;
- Ripristino, fino al 2022, della detrazione IRPEF commisurata al 50% dell’IVA per l’acquisto di immobili di classe energetica A o B. La misura era stata introdotta con la Legge di Bilancio 2016;
- Cancellazione della normativa in vigore dal 1° gennaio 2020 che impone la verifica del versamento delle ritenute fiscali in tema di appalti e subappalti.