Il Conto Termico 3.0 incentiva l’isolamento termico di pareti, tetti e solai. Offre rimborsi fino al 65%, con procedura digitale semplice e tempi di pagamento rapidi tramite il GSE.

Con l’entrata in vigore del Conto Termico 3.0, fissata per il 25 dicembre 2025 dal DM 7 agosto 2025, viene confermata e rafforzata la possibilità di ottenere incentivi economici per interventi di isolamento termico di superfici opache, come pareti verticali, coperture e solai. Questo tipo di intervento è uno dei più efficaci per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici, migliorando il comfort abitativo e abbattendo le spese di riscaldamento e raffrescamento.
Il decreto riconosce l’importanza dell’involucro edilizio nella strategia nazionale di riqualificazione energetica e offre contributi diretti a pubbliche amministrazioni, privati e imprese, a seconda dei casi e delle destinazioni d’uso dell’immobile.
Ma quali sono gli interventi ammessi? Che requisiti tecnici bisogna rispettare? E soprattutto: quanto si può ottenere in termini economici?
Scopriamolo nei paragrafi successivi.
Sommario
Il Conto Termico 3.0 riconosce un incentivo economico diretto per tutti gli interventi volti a migliorare l’isolamento dell’involucro edilizio, purché realizzati su edifici esistenti dotati di impianto di climatizzazione invernale. L’obiettivo è contenere le dispersioni termiche e abbattere i consumi energetici, in linea con i principi di efficienza e sostenibilità promossi dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Tra gli interventi incentivati rientrano quelli che interessano le superfici opache verticali, orizzontali e inclinate, ovvero tutte le parti esterne dell’edificio che disperdono calore verso l’ambiente esterno o verso locali non climatizzati. Il cappotto termico, ad esempio, rientra a pieno titolo, così come l’isolamento del tetto o del solaio.
È possibile isolare pareti perimetrali, coperture e solai con materiali certificati che rispettino determinati valori di trasmittanza termica limite, variabili in base alla zona climatica in cui si trova l’edificio. È inoltre fondamentale che la superficie isolata rappresenti almeno il 50% della superficie disperdente lorda, al fine di ottenere il beneficio economico.
Per facilitare la comprensione, ecco una tabella riepilogativa dei lavori di isolamento termico incentivabili:
| Tipologia di intervento | Descrizione | Note |
| Isolamento di pareti verticali opache esterne | Isolamento dall’esterno (cappotto termico) o dall’interno delle facciate | Trasmittanza termica ≤ limiti decreto; superficie ≥ 50% involucro; materiali CAM |
| Isolamento delle coperture (tetti) | Isolamento termico su tetti piani o inclinati, accessibili o non accessibili | Idoneità tecnica; rispetto limiti di trasmittanza e criteri ambientali |
| Isolamento dei solai verso ambienti non climatizzati | Intervento su solai rivolti verso garage, cantine, sottotetti non riscaldati | Ammesso se parte del volume climatizzato e tecnicamente giustificato |
| Isolamento dei solai verso l’esterno | Intervento su solai contro terra o su pilotis aperti | Incentivabile se parte dell’involucro disperdente |
| Interventi combinati sull’involucro opaco | Isolamento contemporaneo di più superfici (es. pareti + tetto + solaio) | Ogni intervento deve rispettare i requisiti singolarmente; possibile richiesta cumulata |
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Advertisement - PubblicitàL’incentivo previsto dal Conto Termico 3.0 per gli interventi di isolamento termico non è una detrazione fiscale, ma un contributo diretto in conto capitale che viene erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Questo rende il meccanismo molto più veloce rispetto alle classiche detrazioni, con tempi di pagamento che, nella maggior parte dei casi, non superano i 60 giorni dalla conclusione dell’intervento.
L’importo dell’incentivo varia in base a diversi fattori:
L’incentivo viene calcolato dal GSE sulla base di formule predefinite contenute negli allegati del decreto. In linea generale, il contributo può arrivare a coprire fino a:
Inoltre, se l’incentivo totale è inferiore a 5.000 euro, il GSE lo eroga in un’unica soluzione. Altrimenti viene frazionato in rate annuali per un periodo massimo di 5 anni.
Il richiedente può presentare domanda online tramite il Portaltermico del GSE, caricando la documentazione tecnica richiesta e le fatture. È prevista anche una modalità “prenotazione incentivo” per le PA e le ESCo.
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Advertisement - PubblicitàPer accedere all’incentivo previsto dal Conto Termico 3.0 è necessario seguire una procedura digitale semplificata attraverso il portale ufficiale del GSE – Gestore dei Servizi Energetici, denominato Portaltermico. L’intero processo è telematico e può essere gestito direttamente dal beneficiario oppure tramite un tecnico abilitato o una ESCo (Energy Service Company).
La richiesta può essere presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, e deve essere accompagnata dalla documentazione tecnica ed economica prevista dal decreto. Tra i documenti richiesti, figurano:
Una volta presentata la richiesta, il GSE effettua un controllo formale e, se la documentazione risulta completa e conforme, eroga l’incentivo entro 60 giorni. Nei casi in cui l’importo sia inferiore a 5.000 euro, come già detto, il contributo viene corrisposto in un’unica soluzione. Per cifre più elevate, l’incentivo viene suddiviso in rate annuali da 2 a 5 anni, a seconda dell’importo complessivo.
Per le Pubbliche Amministrazioni e per i soggetti che intendono pianificare interventi su larga scala è disponibile anche una modalità alternativa, chiamata prenotazione incentivo, che consente di ottenere la conferma del contributo prima dell’inizio dei lavori, utile soprattutto per la gestione dei bilanci pubblici.
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!




