Il Bonus Mobili concede una detrazione del 50% sulle spese conseguite per l’acquisto di mobili e arredi, ma viene concesso solo se il richiedente ha eseguito degli interventi di ristrutturazione edilizia che possano essere inquadrabili nel Bonus Ristrutturazioni, nel Superbonus e nel Sismabonus.
Il Bonus Mobili concede una detrazione del 50% sulle spese conseguite per l’acquisto di mobili e arredi, ma viene concesso solo se il richiedente ha eseguito degli interventi di ristrutturazione edilizia che possano essere inquadrabili nel Bonus Ristrutturazioni, nel Superbonus e nel Sismabonus.
Il Bonus Mobili è stato rinnovato quest’anno con la Legge di Bilancio 2023, ma con una riduzione del massimale rispetto a quanto previsto prima.
Questo significa che nel caso in cui, in riferimento allo stesso intervento di ristrutturazione, vengano acquistati mobili e arredi con spese ripartite in due anni differenti, sarà necessario fare attenzione al calcolo dei limiti in riferimento ad ognuno di questi anni.
Approfondiamo di seguito.
Leggi anche: “Bonus Mobili: possibile legarlo al Superbonus 110%”
Advertisement - PubblicitàIl caso di cui parliamo è stato trattato di recente dall’Agenzia delle Entrate con un quesito pubblicato sul portale FiscoOggi in data 11 gennaio 2023.
Un contribuente rappresenta di aver realizzato, a maggio 2021, un intervento di ristrutturazione edilizia che gli ha consentito poi di accedere anche al Bonus Mobili.
In riferimento alle spese legate al bonus mobili, sostiene di aver speso un importo pari a 9.620 euro, a fronte di un massimale concesso per quell’anno pari a 16.000 euro. Afferma inoltre di aver già regolarmente portato in detrazione la somma spesa nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2021.
Il contribuente fa sapere infine che, nel corso del 2022, ha speso un’ulteriore somma per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per un importo pari a 4.050 euro.
Chiede dunque all’Agenzia delle Entrate se sia possibile per lui portare in detrazione, in riferimento all’anno d’imposta 2022, l’importo speso pari a 4.050 euro nel corso del 2022.
Leggi anche: “Bonus Mobili 2022 – 2024: La guida completa”
Advertisement - PubblicitàLa risposta delle Entrate chiaramente è negativa.
Difatti, come è stato spiegato più volte, il massimale di riferimento da rispettare per il Bonus Mobili è quello stabilito per l’anno in cui si sostengono le spese.
I limiti di spesa concessi per l’incentivo sono pari a:
Ebbene, il contribuente in questione, per quanto riguarda l’importo speso nel 2021 (pari a 9.620 euro per l’acquisto di mobili, arredi ed elettrodomestici) faceva riferimento al limite di 16.000 euro previsto per quell’anno.
Tuttavia, se vengono conseguite ulteriori spese nel corso dell’anno successivo, si dovrà rispettare il massimale previsto per quell’anno. Pertanto, per le nuove spese da conseguire nel 2022, egli dovrà sottrarre al limite di spesa del 2022 l’importo che ha già speso l’anno precedente.
Il contribuente potrà quindi portare in detrazione – in riferimento all’anno d’imposta 2022 – un importo pari a 10.000 euro (massimale del 2022) meno l’importo già speso per l’acquisto di mobili nel 2021 (pari a 9.620 euro).
Questo in quanto si tratta di acquisti fatti in riferimento allo stesso intervento di ristrutturazione edilizia. Nel caso in cui un contribuente dovesse effettuare interventi che danno diritto alla detrazione su più di un immobile, sarà possibile per lui beneficiare del bonus mobili più volte.
In conclusione, l’importo che potrà detrarre il contribuente in riferimento all’anno d’imposta 2022 sarà pari a 380 euro.
Leggi anche: “Bonus Mobili: spese in 2 anni differenti, cosa accade”
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!