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Bonus mobili ed elettrodomestici: possibile acquistare all’estero

Bonus mobili ed elettrodomestici: possibile acquistare all’esteroBonus mobili ed elettrodomestici: possibile acquistare all’estero
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Il Bonus mobili ed elettrodomestici concede una detrazione al 50% per le spese sostenute in riferimento all’acquisto di nuovi arredi destinati ad un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione agevolabili.

Non è possibile beneficiare del Bonus Mobili se non si realizzano sull’immobile determinati interventi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, il Sismabonus o il Superbonus. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: quali interventi sbloccano l’accesso alla detrazione?

L’agevolazione può essere fruita esclusivamente con la detrazione in dichiarazione dei redditi, mentre non è possibile in questo caso optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Hanno diritto ad usufruire della detrazione per l’acquisto dei mobili, però, anche i soggetti che beneficiano della detrazione per gli interventi edilizi mediante le opzioni alternative della cessione o dello sconto. Per approfondire, leggi: “Bonus Mobili: spetta per interventi oggetto di cessione e sconto

Con la Circolare n. 17/E del 26 giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il Bonus Mobili è fruibile inoltre anche se gli elettrodomestici e i mobili vengono acquistati all’estero.

Approfondiamo di seguito.

Leggi anche: “Bonus Mobili: tutti i possibili acquisti e i documenti da conservare

Bonus Mobili: pagamenti con carta o bonifico all’estero sono ammessi

È possibile dunque beneficiare della detrazione del Bonus Mobili per gli arredi che si acquistano dall’estero.

Ricordiamo che gli acquisti devono avvenire in seguito all’avvio dei lavori edilizi, a prescindere da quando si iniziano a pagare le spese per gli interventi. La data di acquisto di mobili ed elettrodomestici infatti può essere anche precedente a quella in cui si iniziano a pagare i lavori, specie se si intende fruire delle opzioni alternative in relazione agli interventi.

È sempre fondamentale tuttavia che i lavori risultino essere già iniziati per la data in cui avviene il primo pagamento legato al Bonus Mobili.

Nella Circolare n. 11/E del 21 maggio 2014, recante “Questioni interpretative in materia di IRPEF prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale e da altri soggetti”, tra i vari quesiti è stata posta una richiesta di approfondimento in merito alla possibilità di acquistare i mobili all’estero.

Si chiedeva in particolare se “la detrazione compete anche per l’acquisto di mobili all’estero regolarmente documentato da fattura liquidata a mezzo bonifico bancario o con l’utilizzo di carta di credito o di debito.

L’Agenzia delle Entrate ricordò allora che, per quanto riguarda gli acquisti di mobili ed elettrodomestici agevolabili, tutti i contribuenti sono tenuti ad effettuare pagamenti mediante bonifici bancari o postali, esattamente come richiesto per le spese legate agli interventi di ristrutturazione agevolabili.

La Circolare n. 7/E del 31 marzo 2016 ha chiarito in particolare che se il pagamento avviene mediante bonifico bancario o postale, per le spese legate agli interventi di ristrutturazione edilizia, il contribuente non è tenuto ad utilizzare il Modello di bonifico che viene predisposto dagli uffici bancari o postali, che tra l’altro è soggetto a ritenuta.

Per motivi di semplificazione, si spiega, la stessa possibilità viene data anche in riferimento agli acquisti di mobili ed elettrodomestici agevolabili con il Bonus Mobili.

Si chiarisce tuttavia che sono ammessi anche i pagamenti tramite carte di credito o di debito, e che la data di pagamento da tenere in considerazione è la data in cui avviene l’acquisto, non quella in cui avviene l’addebito sul conto corrente del titolare.

Il Bonus Mobili non consente di detrarre le spese se si pagano mobili ed elettrodomestici con assegni, contanti o altri mezzi che non siano bonifico o carta. Le spese infatti devono essere documentate e la documentazione dovrà essere conservata dall’acquirente.

Dovranno quindi essere conservate fatture, ricevute di avvenuta transazione o documentazioni di addebito sul conto corrente, dove vengono specificati chiaramente la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquistati.

Il Fisco spiega poi un punto molto importante:

Si ritiene che, nel caso siano rispettate tutte le prescrizioni sopra descritte, non esista nessun motivo ostativo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici all’estero ai fini della fruizione della detrazione in esame.

La normativa non prevede quindi alcun ostacolo per i soggetti che volessero acquistare mobili e grandi elettrodomestici presso aziende o professionisti che sono residenti all’estero. Chiaramente è sempre necessario che gli arredi siano destinati ad un immobile interessato da interventi agevolabili, che dovrà essere situato in Italia.

Bonus Mobili, acquisti all’estero: come funziona, dati obbligatori

La Circolare n. 40/E del 28 luglio 2010 riguardo ai pagamenti effettuati mediante bonifico bancario o postale all’estero, ha chiarito che:

[…] per i pagamenti effettuati in valuta estera da convertire in euro, […] la ritenuta deve essere operata sugli importi convertiti in euro […]. Inoltre, la ritenuta deve essere operata anche sulle somme accreditate su conti in Italia di soggetti non residenti. Questi ultimi potranno scomputare la ritenuta subìta dall’imposta eventualmente dovuta per i redditi prodotti in Italia o recuperare il prelievo mediante istanza di rimborso ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 602 del 1973.

In merito a questo, si precisa che qualora il destinatario del bonifico fosse appunto un soggetto non residente in Italia, e non possedesse dunque un conto italiano, il pagamento dovrà avvenire tramite bonifico internazionale (bancario o postale).

Nel bonifico dovranno essere riportati i seguenti dati:

  • Codice Fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Causale del versamento;
  • Codice identificativo dell’impresa o professionista attribuito dal paese estero al destinatario del bonifico, che sia equivalente al numero di Partita IVA o Codice Fiscale italiani.

La ricevuta del bonifico, come tutti gli altri documenti utili ad attestare l’avvenuto sostenimento delle spese, dovranno essere conservati in caso di futuri controlli.

Leggi anche: “Bonus Mobili: tutti i documenti obbligatori per accedervi

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Autore: Redazione Online

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