Viviamo in un'epoca in cui l'accuratezza burocratica gioca un ruolo di primaria importanza. Uno dei punti focali in questo contesto è sicuramente la gestione dei contratti di locazione.
Quando per i redditi da locazione non vengono correttamente indicati tutti i dati di riferimento, in relazione a tutti i soggetti coinvolti, questo comporterà la presenza di dati errati all’interno della dichiarazione precompilata.
La cedolare secca è un regime di tassazione applicabile sui canoni di locazione di immobili ad uso abitativo, qualora il contratto di locazione risulti essere stato stipulato tra persone fisiche, ovvero titolari del diritto di proprietà.
Il contratto di affitto con riscatto (anche detto “rent to buy”), è una formula introdotta nel nostro ordinamento giuridico nel 2014, con l’entrata in vigore del Decreto Sblocca Cantieri, convertito poi dalla Legge n. 164/2014.
Quando si decide di concedere in locazione un appartamento, bisogna valutare bene quale tra i vari contratti d’affitto utilizzare. Vediamo di seguito quali tra i contratti d’affitto è possibile scegliere, e quali sono le principali differenze.
La cedolare secca è l’imposta sostitutiva da pagare sui redditi derivanti dall’affitto degli immobili a fini abitativi. Vediamo quali sono le modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2021.