La stretta sul Superbonus, con scadenza al 4 aprile, preoccupa beneficiari e commercialisti, limitando la cessione del credito e sollevando dubbi sulla riqualificazione energetica e le aree terremotate, nonostante le deroghe.
L'ultimo provvedimento dell'Agenzia delle Entrate estende al 4 aprile 2024 il termine per le comunicazioni sulla cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus edilizi del 2023 e per le rate dei precedenti anni 2020-2022, offrendo maggiore flessibilità ai beneficiari e semplificando il lavoro per gli amministratori di condominio.
Il bonus ristrutturazione 2024 offre una detrazione fiscale del 50% per interventi su fabbricati rurali destinati a diventare abitazioni, ampliando così le opportunità di rinnovamento immobiliare.
Il bonus acqua potabile offre un'importante opportunità per migliorare la qualità dell'acqua nelle abitazioni e negli edifici commerciali, con detrazioni fino al 50% per le spese sostenute nel 2023.
Ultimamente, quello della cessione del credito per le detrazioni fiscali è senza dubbio un tema molto caldo sul quale ci sono tantissimi dubbi e continue modifiche. Vediamo che cosa sta accadendo e che cosa potrebbe cambiare ancora in merito alla cessione del credito.
Con l’ultimo Provvedimento del 3 febbraio 2022 dell’Agenzia delle Entrate, si è provveduto ad aggiornare il modello e le istruzioni per l’invio della Comunicazione per la scelta delle opzioni alternative alla detrazione.
Con una recente risposta ad interpello dell’Agenzia delle Entrate, torniamo a parlare del Superbonus 110% in riferimento agli interventi di riduzione del rischio sismico e alla conseguente asseverazione che bisogna presentare.
In tema di Superbonus 110%, ormai lo sappiamo, la cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura sono le opzioni alternative con le quali è possibile beneficiare dell’incentivo.
Con la risposta ad interpello n. 630 del 28 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate torna ad affrontare il tema del Superbonus 110% con riferimento agli interventi locali in centro storico.
Accedere al Superbonus 110% se non si possiedono redditi imponibili, non è possibile. Lo ha chiarito più di un anno fa la Circolare dell’8 agosto 2020, il documento col quale sono state fornite le prime spiegazioni sull’applicazione del maxi-incentivo entrato in vigore col Decreto Rilancio.