Con la Sentenza n. 527 del 26 gennaio 2021, il TAR Napoli ha chiarito le disposizioni necessarie in merito alla realizzazione di una piscina interrata.
Questa è considerata una nuova costruzione, o può essere edificata senza permessi e autorizzazioni? Il Tribunale regionale non lascia spazio a dubbi.
Vediamo di seguito se la piscina interrata rientra tra gli interventi di edilizia libera oppure no.
Advertisement - PubblicitàIl caso affrontato dal TAR Campania riguardava un ricorso mosso da un cittadino contro l’ordine di demolizione per la sua piscina interrata. L’intervento comprendeva la costruzione di un piano seminterrato di circa 170 metri quadrati, che veniva utilizzato in parte come deposito, e in parte come locale abitabile, vista la presenza di un bagno, una cucina e una zona letto.
Oltre a questo, il cittadino aveva realizzato senza autorizzazioni una costruzione con muratura in vetri da 65 metri quadrati, ed una piscina di 12,50 metri quadrati.
La sentenza del TAR Napoli stabilisce che per ognuna delle costruzioni realizzate dal cittadino era obbligatorio richiedere il Permesso di Costruire. Visto che si configurano come nuove costruzioni, e non appartengono dunque all’edilizia libera.
Advertisement - PubblicitàLa piscina infatti è una struttura edilizia a tutti gli effetti, che per essere costruita richiede prima di tutto l’operazione di sbancamento. Ovvero, l’asportazione di terreno o roccia, per creare uno spazio interrato dove posizionarla.
Dopodiché, c’è la vera e propria realizzazione della piscina, che è una costruzione che modifica il suolo in maniera permanente. Ha un rilievo autonomo e non può essere considerata una struttura accessoria all’abitazione. Ma rappresenta una costruzione a sé.
Allo stesso tempo poi, il TAR sancisce come anche la realizzazione del locale seminterrato implichi inevitabilmente una nuova volumetria. E lo stesso vale per la muratura in vetri delle suddette dimensioni, che comporta la presenza di nuovo spazio occupato e delimitato.
Diverso è invece se la piscina non è interrata, ma viene poggiata fuori terra, al di sopra del suolo del giardino. In questo caso, la struttura sarebbe considerata come arredo, al pari di un mobile o di un tavolino posizionato all’aperto.
Inoltre sarebbe una costruzione mobile, che potrebbe essere rimossa e che non richiede interventi di ristrutturazione per essere posizionata. Oltretutto, non costituisce una nuova volumetria a sé.
Per quanto riguarda la piscina interrata, il TAR Napoli sancisce che non c’è modo di considerarla appartenente all’ambito dell’edilizia libera. Per cui si rende obbligatoria la richiesta del Permesso di Costruire.
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