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Sostituzione impianto riscaldamento con nuova caldaia: quali incentivi

La sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una nuova caldaia è un intervento per il quale sono attualmente disponibili diversi incentivi in ambito edile.

Sostituzione impianto riscaldamento con nuova caldaia: quali incentivi Sostituzione impianto riscaldamento con nuova caldaia: quali incentivi
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La sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una nuova caldaia è un intervento per il quale sono attualmente disponibili diversi incentivi in ambito edile.

Si tratta infatti di un lavoro che dev’essere considerato agevolabile soprattutto per via del fatto che comporta notevoli miglioramenti all’immobile dal punto di vista del risparmio energetico.

Vediamo di seguito quali sono le detrazioni ammesse per l’intervento di sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una nuova caldaia.

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Sostituzione impianto riscaldamento con caldaia: sì col Bonus Ristrutturazione

Il primo tra gli incentivi in ambito edile che ammettono l’intervento di sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una nuova caldaia è il Bonus Ristrutturazione, che concede una detrazione IRPEF in misura pari al 50%, con massimale pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare.

L’agevolazione può essere beneficiata per gli interventi che riguardano le parti comuni degli edifici condominiali oppure le singole unità immobiliari, purché siano sempre a scopo residenziale.

Nell’ottica del Bonus Ristrutturazione, in particolare, la sostituzione della caldaia è un lavoro che può essere realizzato come intervento di manutenzione straordinaria.

Rientrano nella manutenzione straordinaria tutti gli interventi, anche innovativi, che interessano la struttura o gli impianti presenti nell’immobile, e che siano realizzati con lo scopo di mantenere in efficienza l’edificio oppure di adeguarlo all’uso corrente.

Con la Circolare n. 3/E del 2 marzo 2016, è stato chiarito che la sostituzione della caldaia è un lavoro diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.

Per questo motivo, dev’essere qualificabile nella categoria della manutenzione straordinaria di cui al Testo Unico per l’Edilizia, art. 3, comma 1, lettera b).

Tutti gli interventi rientranti nella categoria possono essere ammessi al Bonus Ristrutturazione. Si precisa, inoltre, che la sostituzione della caldaia è un intervento che può dare diritto anche alla detrazione aggiuntiva del Bonus Mobili.

Leggi anche: “Bonus Mobili: quali interventi sbloccano l’accesso alla detrazione?

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Risparmio energetico: ancora Bonus Ristrutturazione

L’intervento di sostituzione dell’impianto con una nuova caldaia, però, rientra nel Bonus Ristrutturazione anche perché ammesso nell’ambito di un’ulteriore categoria di interventi, ovvero quella che incentiva i lavori “finalizzati al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia”.

La categoria è citata dal TUIR all’art. 16-bis, comma 1, lettera h), e consente appunto l’installazione di nuovi impianti maggiormente efficienti dal punto di vista del risparmio energetico.

È possibile in questo caso includere le spese in detrazione anche se non vengono realizzati interventi edilizi propriamente detti, ovvero lavori sulla struttura dell’immobile, purché il conseguimento di risparmi energetici sia asseverato dal produttore.

In tal caso, solo per l’intervento di installazione di nuovi impianti non sarà necessaria la dichiarazione del produttore né altra documentazione, perché l’integrazione di un impianto efficiente comporta automaticamente dei miglioramenti alle prestazioni energetiche dell’immobile, e quindi tali miglioramenti non dovranno essere dimostrati (approfondisci qui).

In particolare, il Bonus Ristrutturazione consente di installare le seguenti tipologie di impianti:

  1. Collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
  2. Sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda) oppure per la sola produzione di acqua calda sanitaria per una pluralità di utenze;
  3. Sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione;
  4. Pompe di calore per climatizzazione degli ambienti;
  5. Sistemi ibridi (condensazione e pompa di calore);
  6. Microcogeneratori;
  7. Scaldacqua a pompa di calore;
  8. Generatori di calore a biomassa;
  9. Installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
  10. Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
  11. Teleriscaldamento;
  12. Installazione di sistemi di termoregolazione e Building automation.
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Sostituzione impianti con Ecobonus e Superbonus

La sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una nuova caldaia è un lavoro che può essere ammesso anche all’Ecobonus, che agevola appunto la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

Con l’Ecobonus vengono concesse però detrazioni differenti in base alla tipologia di impianto installato.

In particolare, la detrazione al 50% è concessa per la sostituzione (integrale o parziale) dell’impianto esistente con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza stagionale per il riscaldamento dell’ambiente (ηs) ≥ 90 per cento, pari al valore minimo della classe A di prodotto stabilita dal Regolamento UE n. 811 della Commissione del 18 febbraio 2013.

La detrazione sarà invece al 65% se si sostituisce l’impianto con:

  • Impianti dotati di caldaie a condensazione con sistemi di termoregolazione evoluti;
  • Impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione;
  • Impianti con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
  • Impianti dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore e caldaia a condensazione).

È agevolabile inoltre l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione, nonché l’intervento di sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.

Anche il Superbonus ammette tra i lavori agevolabili l’intervento di sostituzione degli impianti esistenti (o anche non esistenti per gli immobili collabenti). Agevola inoltre l’installazione degli stessi impianti previsti per l’Ecobonus, ma ne eleva la detrazione al 90% o 110%.

L’intervento è ammesso come trainaNTE per le singole unità immobiliari, e per gli edifici condominiali solo se interessa tutte le unità presenti nell’immobile. Qualora non risultasse agevolabile come lavoro principale, tuttavia, l’intervento sarà comunque agevolabile anche come lavoro trainaTO.

Leggi anche: “Superbonus e sostituzione impianti: quali tipologie sono valide



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TAGS: Bonus Ristrutturazione, caldaia, impianto riscaldamento, sostituzione caldaia

Autore: Redazione Online

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