
La manovra 2026 si amplia di 3,5 miliardi per sostenere imprese, edilizia e incentivi fiscali, tra coperture complesse, ritardi sui cantieri e un acceso scontro politico.

Finita l’agevolazione, iniziano controlli fiscali sul Superbonus: errori tecnici, SAL irregolari e lavori incompleti possono portare a restituzioni, sanzioni e interessi anche per chi ha agito in buona fede.

Il Comune non può ordinare la demolizione se la SCIA in sanatoria è ancora pendente. Il TAR chiarisce i limiti dei poteri repressivi.

La riforma dei controlli sulle caldaie riduce le ispezioni dirette, puntando sulla verifica documentale. Emergenze di sicurezza, ambiente e uniformità territoriale pongono interrogativi sull’efficacia del nuovo sistema.

Il cambio di destinazione d’uso nei centri storici resta soggetto a vincoli locali: il Decreto Salva Casa non supera automaticamente le norme regionali e comunali ancora vigenti.

Nuove regole dei Vigili del Fuoco disciplinano progettazione, installazione e gestione degli impianti fotovoltaici, integrando sicurezza antincendio, valutazione del rischio e corretto inserimento negli edifici civili e industriali.

Riduzione della seconda aliquota Irpef al 33%, benefici per il ceto medio e taglio delle detrazioni per redditi oltre 200.000 euro nel DDL di Bilancio 2026.

L’installazione di un camino può rientrare nel bonus ristrutturazioni solo se configurata come intervento edilizio agevolabile, rispettando requisiti tecnici, ambientali e fiscali.

La vendita di una quota di immobile non trasferisce le detrazioni fiscali, che restano al venditore, salvo il caso in cui l’acquirente diventi proprietario esclusivo del bene.

Il Tribunale di Salerno condanna l’impresa che abbandona il cantiere Superbonus: contratto risolto e risarcimento integrale per la perdita dell’agevolazione fiscale e delle opere non eseguite.

Chiarimenti IVA su costruzione e progettazione dei Centri di ricerca: quando l’attività formativa è prevalente e integrata, l’edificio può beneficiare dell’aliquota agevolata del 10%.

La sentenza chiarisce che un veicolo deteriorato ma ancora oggetto d’interesse del proprietario non è un rifiuto. Conta la volontà di conservarlo, non il semplice degrado estetico.

Cosa accade quando un balcone pericolante minaccia un’abitazione? L’ordinanza chiarisce responsabilità, distingue condensa da infiltrazioni e impone interventi urgenti ai proprietari, valorizzando la CTU e una ripartizione equilibrata delle spese.

Una piscina interrata è considerata nuova costruzione: senza permesso di costruire scatta demolizione e possibili acquisizioni di area. La sentenza ribadisce l’importanza del titolo edilizio per opere permanenti.

Sentenza chiarisce i poteri del giudice nelle urgenze condominiali: può scegliere la ditta e autorizzare lavori per evitare danni. Contestazioni senza prove concrete e risarcimenti non dimostrati vengono respinti.