Per detrarre gli interessi del mutuo prima casa è necessario essere sia intestatari del mutuo che proprietari dell’immobile. La sola cointestazione del mutuo non basta.
Quando si acquista la prima casa con un mutuo cointestato tra coniugi, ma l’immobile è intestato solo a uno dei due, è possibile detrarre comunque gli interessi passivi nella dichiarazione dei redditi? Questa è una domanda che riguarda moltissime famiglie italiane, soprattutto in presenza di pianificazioni finanziarie che coinvolgono entrambi i partner, ma una sola intestazione formale dell’immobile. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito questa casistica rispondendo a un quesito posto da un contribuente sul portale FiscoOggi.
Ma cosa prevede esattamente la normativa fiscale in merito? Chi può effettivamente beneficiare della detrazione fiscale degli interessi passivi sul mutuo? E soprattutto: quali sono i requisiti che devono sussistere per non perdere questo importante vantaggio fiscale?
Sommario
Sul sito FiscoOggi, organo ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, un lettore ha posto un quesito molto chiaro e concreto:
“Avrei bisogno di sapere se, in caso di coniugi cointestatari del mutuo prima casa, il marito può detrarre gli interessi qualora la moglie sia proprietaria al 100% dell’immobile.”
La situazione descritta è tutt’altro che rara: due coniugi decidono di stipulare insieme un mutuo ipotecario per acquistare la prima casa, ma – per motivi personali, patrimoniali o organizzativi – l’immobile viene intestato soltanto a uno dei due. La domanda è cruciale perché la detrazione degli interessi passivi rappresenta un incentivo fiscale importante: consente infatti di recuperare il 19% degli interessi pagati sul mutuo ipotecario, fino a un massimo di 4.000 euro annui.
Ma è sufficiente essere solo cointestatari del mutuo per accedere a questa agevolazione? Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, la risposta è no.
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Advertisement - PubblicitàLa risposta dell’Agenzia delle Entrate si basa su quanto previsto dall’articolo 15, comma 1, lettera b), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Tale norma stabilisce che, per poter fruire della detrazione degli interessi passivi sui mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, è indispensabile che il contribuente sia contemporaneamente intestatario del mutuo e proprietario (anche parziale) dell’immobile.
Questo principio è stato ribadito anche dalla Circolare n. 7/2001, la quale precisa che non è necessario che la quota di proprietà dell’immobile coincida con la quota di mutuo o con quella degli interessi detraibili, ma la doppia qualifica di “acquirente e mutuatario” è imprescindibile. Ciò significa che chi è solo mutuatario, ma non è anche proprietario dell’immobile, non ha diritto alla detrazione degli interessi passivi versati, nemmeno in misura proporzionale.
Esiste un’unica eccezione a questa regola, che riguarda i mutui contratti prima del 1991: in quei casi, è possibile detrarre gli interessi anche se non si è proprietari dell’immobile, a patto però di non essere titolari di redditi di fabbricati. Ma si tratta, evidentemente, di casi molto limitati e ormai poco frequenti.
Advertisement - PubblicitàIl chiarimento dell’Agenzia delle Entrate è molto utile per evitare errori comuni in fase di dichiarazione dei redditi. In particolare, è bene sapere che non basta partecipare al mutuo per ottenere la detrazione degli interessi passivi: è fondamentale essere anche proprietari, almeno in parte, dell’immobile acquistato. In mancanza di questo requisito, la detrazione non può essere applicata, anche se si è effettivamente contribuito al pagamento delle rate.
Per chi sta per acquistare casa con il coniuge – o con un altro familiare – è quindi consigliabile verificare con attenzione l’intestazione dell’immobile e del mutuo presso il notaio o il consulente fiscale. Una pianificazione errata, anche se in buona fede, può comportare la perdita di un beneficio fiscale importante che può arrivare fino a 760 euro annui per ciascun contribuente avente diritto.
In sintesi, la regola è semplice: nessuna detrazione se non si è anche proprietari dell’immobile. Meglio quindi valutare fin da subito una cointestazione dell’immobile se si desidera che entrambi i coniugi possano beneficiare della detrazione.
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