Il taglio dei tassi della BCE porta benefici ai mutui variabili, nuove opportunità di surroga per i fissi e apre scenari favorevoli per chi intende accendere un nuovo finanziamento.
La Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di interesse, riducendo di 25 punti base il tasso sui depositi, ora al 2%. È l’ottava riduzione dal giugno 2024, e segna un’ulteriore fase di politica monetaria espansiva volta a contrastare la debolezza economica dell’Eurozona.
L’obiettivo è duplice: sostenere i consumi e stimolare gli investimenti, alleggerendo il costo del credito per famiglie e imprese. In un contesto ancora incerto, l’Eurotower opta per la gradualità, mantenendo però una rotta chiara verso condizioni finanziarie più favorevoli.
Sommario
La Banca Centrale Europea ha abbassato nuovamente i tassi di interesse, portando il tasso sui depositi al 2%. È l’ottavo taglio in meno di un anno, segno evidente della strategia espansiva intrapresa dall’Eurotower per contrastare la stagnazione economica dell’Eurozona.
La misura, secondo le parole della presidente Christine Lagarde, serve a posizionare l’istituto in una condizione più solida per affrontare l’instabilità che si profila nei prossimi mesi.
Ma al di là delle intenzioni, la vera domanda è: quali effetti concreti avrà questa decisione per chi ha acceso un mutuo o sta pensando di farlo? E come possono famiglie e investitori trarne vantaggio in un quadro ancora incerto?
Advertisement - PubblicitàPer chi ha scelto un mutuo a tasso variabile, il nuovo taglio deciso dalla BCE si traduce in un primo, concreto alleggerimento della rata mensile. Secondo diverse simulazioni, i risparmi possono variare tra i 17 e i 29 euro al mese, a seconda dell’importo e della durata del finanziamento.
Sebbene il costo del denaro rimanga ancora lontano dai livelli del 2022, il trend discendente dell’Euribor — l’indice di riferimento per i tassi variabili — segna una svolta significativa dopo mesi di rincari.
In pratica, una rata che all’inizio del 2025 poteva superare gli 820 euro, oggi può scendere anche sotto i 750, generando un risparmio totale che supera i 4.000 euro in vent’anni. Per molti mutuatari, si apre così una nuova fase di respiro economico.
Advertisement - PubblicitàPer chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso, la riduzione dei tassi da parte della BCE non comporta benefici immediati: la rata resta invariata, a prescindere dalle fluttuazioni del mercato. Tuttavia, il contesto attuale apre un’interessante finestra per valutare la surroga, cioè il trasferimento del mutuo da una banca all’altra, spesso con condizioni più vantaggiose.
Approfondisci: Surroga del mutuo: cos’è, quando si può fare e quanto costa
In particolare, chi ha bloccato un tasso superiore al 3,5% può oggi trovare offerte variabili o anche fissi più bassi, con un TAN medio che in alcune simulazioni scende sotto il 2,6%. In casi favorevoli, la surroga potrebbe ridurre la rata mensile anche di diverse decine di euro, per un risparmio considerevole sull’intera durata del prestito.
Vale la pena, dunque, riesaminare il proprio piano di ammortamento.
Advertisement - PubblicitàNegli ultimi mesi si è verificato un cambiamento storico: per la prima volta da anni, il mutuo a tasso variabile è tornato più conveniente rispetto a quello a tasso fisso. Questo sorpasso, avvenuto nelle prime settimane di maggio, è il risultato diretto del calo dell’Euribor, che è sceso sotto il 2% per la prima volta dal gennaio 2023.
Al contrario, l’IRS — l’indice che guida i tassi fissi — resta ancora su livelli superiori: 2,73% per mutui ventennali e 2,65% per quelli a 30 anni. Questo differenziale ha ristretto la forbice tra le due formule, rendendo il variabile una scelta appetibile per chi sottoscrive oggi un mutuo o valuta una surroga.
Tuttavia, occorre sempre tenere conto del profilo di rischio e della capacità della famiglia di assorbire eventuali futuri rialzi.
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Advertisement - PubblicitàIl taglio dei tassi operato dalla BCE segna l’inizio di una nuova fase per chi ha un mutuo o intende accenderne uno. La prospettiva di un ulteriore calo del costo del denaro nei prossimi mesi rende il tasso variabile nuovamente competitivo, specialmente per chi firma oggi. Allo stesso tempo, chi ha già un mutuo fisso stipulato in fasi di tassi elevati può prendere in seria considerazione l’ipotesi di una surroga, con potenziali risparmi significativi. In ogni caso, prima di scegliere è fondamentale valutare il proprio profilo di rischio, la durata residua del mutuo e il margine economico della propria famiglia. La parola d’ordine resta flessibilità: saper leggere il mercato può fare la differenza tra un debito sostenibile e un peso eccessivo.
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