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Caro materiali: modalità e tempistiche di accesso al Fondo per la compensazione

Caro materiali: modalità e tempistiche di accesso al Fondo per la compensazioneCaro materiali: modalità e tempistiche di accesso al Fondo per la compensazione
Ultimo Aggiornamento:

Sono diverse le misure introdotte dal Governo italiano per fronteggiare le note difficoltà dell’economica nazionale e l’aumento generale dei prezzi. Si pone in tale direzione il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dello scorso 5 Aprile sulle modalità di utilizzo del Fondo per la compensazione.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 Aprile 2022, il Decreto prevede modalità più veloci per l’accesso al Fondo per compensare il caro prezzo dei materiali di costruzione.

L’aumento dei costi dei materiali sta mettendo in seria difficoltà le attività delle imprese, con tante gare d’appalto andate deserte per la poca convenienza dei lavori da portare a termine. Prezzi non in linea evidentemente con la reale situazione del momento, molto critica e preoccupante.

Una grave situazione di stallo alla quale le nuove risorse finanziarie potrebbero provare a dare una svolta concreta e immediata. Entriamo di seguito nel dettaglio per conoscere meglio le nuove disposizioni mirate a sostenere le imprese contro il caro materiali.

Caro materiali: in arrivo importanti aiuti con il nuovo Decreto

Il decreto appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, con regole semplificate e velocizzate per accedere al Fondo per la compensazione. A seguito infatti delle nuove disposizioni le stazioni appaltanti potranno fare richiesta di accesso al Fondo per le compensazioni alle imprese per gli interventi effettuati nel 2° semestre 2021.

Ridotto da 60 a 45 gg, dalla data di pubblicazione del Decreto in G.U., il termine entro cui le stazioni appaltanti devono trasmettere la domanda per accedere al Fondo.

Per effetto delle nuove disposizioni le stazioni appaltanti possono disporre di un formato standard da utilizzare per trasmettere le informazioni e i dati in modo uniforme, veloce e secondo le regolari tempistiche.

Tuttavia, prima delle presentazione della domanda, le stazioni appaltanti devono provvedere ai pagamenti usando le proprie risorse accantonate nel quadro economico di ciascun intervento o con altre risorse finanziarie a loro disposizione. Infatti, le stazioni appaltanti, solamente dopo l’esaurimento degli accantonamenti e delle altre risorse economiche disponibili, possono richiedere l’impiego delle risorse del Fondo per la compensazione.

Inoltre c’è grande attesa da parte delle tante imprese italiane anche per altri provvedimenti, tra cui le misure per contrastare il rialzo delle spese per le energie. Aiuti importanti per le imprese da dividere tra le diverse iniziative, con un impegno finanziario da parte del Governo calcolato in alcuni miliardi di euro.

Caro materiali: modalità e informazioni da segnalare per l’accesso al Fondo per la compensazione

Nell’ambito delle semplificazione per l’accesso al Fondo per la compensazione da parte degli interessati è stato previsto un modulo standard, da compilare con precisione e sotto la propria responsabilità ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000.

Nel modulo sono da riportare, completamente e con la massima esattezza, le seguenti essenziali informazioni:

  • i principali riferimenti dei contratti d’appalto, a partire dalla denominazione delle stazioni appaltanti, dell’impresa appaltatrice, il Codice Identificativo di Gara (CIG) e la data della stipula contrattuale;
  • un attestato per dimostrare che il contratto di riferimento era già in atto al 25 luglio 2021 e che per la compensazione sono stati presi in considerazione solamente gli interventi effettuati nel periodo cha va dall’ 1/7/2021 al 31/12/2021;
  • la data della presentazione della domanda di compensazione della stazione appaltante;
  • la categoria cui appartiene l’impresa interessata;
  • la somma relativa alla compensazione chiesta dall’impresa e ritenuta congrua dall’appaltatore in linea con le rilevazioni riconducibili al 2° semestre del 2021;
  • l’entità delle risorse economiche di cui all’articolo 1-septies, c. 6, del Decreto Legge 73/21 e da impiegare relativamente all’istanza di compensazione presentata dalla stazione appaltante;
  • l’entità dell’importo richiesto quale contributo a valere sulle risorse finanziarie del Fondo per la compensazione;
  • i dati identificativi per effettuare il versamento del contributo a favore dell’appaltatore.

Una serie di notizie estremamente utili per accedere alle semplificazione previste dal Fondo per la compensazione, misure per contrastare il caro materiali e per dare un poco ma essenziale respiro al mercato delle costruzioni.

I soggetti riportati nell’articolo 1-septies, c. 7, del Decreto Legge 73/21, potranno quindi trasmettere la domanda per accedere al Fondo usando la specifica piattaforma. Il relativo modello va compilato correttamente in ogni sua parte e per ciascuna domanda di accesso al Fondo per la compensazione.

Dopo i controlli di rito e tutte le verifiche del caso, l’assegnazione delle risorse finanziarie sarà pubblicata sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS).

Decreto MIMS: risorse per le compensazioni dei costi dei materiali da costruzione

Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili introduce una distribuzione delle risorse finanziarie in base alla classificazione per le imprese di cui al DPR n. 217/2010. Per effetto di tale classificazione, i fondi saranno così suddivisi:

  • Euro 34 mln per le piccole imprese;
  • Euro 33 mln per le medie imprese;
  • Euro 33 mln per le grandi imprese.

Le risorse finanziarie soprariportate, pari a 100 milioni di Euro in totale, saranno dunque divise in parti pressoché uguali tra le piccole, le medie e le grandi imprese.

Inoltre, dopo la data di scadenza prevista per presentare le domande, nel limite del 50 per cento delle risorse economiche stanziate con il Fondo e in considerazione delle dotazioni riconosciute a ogni categoria di impresa, la Direzione Generale per la regolazione dei contratti, in via eccezionale, avrà la possibilità di disporre un anticipo pari al 50 per cento della somma richiesta.

Laddove poi l’esito della fase istruttoria relativa alla domanda per accedere al Fondo per la compensazione sarà negativo, occorrerà ripetere parzialmente o totalmente l’istanza di accesso.

Conclusione

Tutto pronto quindi per la distribuzione di altre nuove risorse finanziarie a favore delle imprese anche se, tuttavia, potrebbero non essere sufficienti per contrastare completamente il fenomeno del caro materiali. In ogni caso, si tratta di un altro passo in avanti da parte del Governo italiano per rilanciare le imprese di costruzioni e superare così la preoccupante fase di stallo del settore.

Ora bisogna solo aspettare i primi effetti del Decreto e le domande di accesso semplificato al Fondo per la compensazione.

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TAGS: caro materiali, decreto MIMS, fondo compensazione

Autore: Redazione Online

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