Quando si eredita un immobile di cui si possedeva già la nuda proprietà, molti si chiedono come procedere per aggiornare i dati catastali. Il tema è tutt’altro che secondario, poiché riguarda migliaia di contribuenti che hanno ricevuto in anticipo la nuda proprietà di un immobile dai propri genitori, i quali hanno mantenuto il diritto di usufrutto fino alla loro morte.

Una recente risposta dell’Agenzia delle Entrate pubblicata su FiscoOggi ha fatto chiarezza su questo tema, alla luce di importanti novità normative che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025. La domanda arrivata da un contribuente è semplice e rappresenta un caso frequente:

“I miei genitori avevano tenuto l’usufrutto sulla loro casa trasferendo a mio nome la nuda proprietà. Adesso che sono deceduti entrambi cosa devo fare per aggiornare le visure catastali?”

La risposta dell’Agenzia chiarisce molti aspetti, grazie alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 139 del 2024. Ma cosa cambia concretamente per i cittadini? E in quali casi servirà ancora la domanda di voltura?

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Le novità introdotte dal dlgs 139/2024: voltura automatica senza costi

Il Decreto Legislativo n. 139 del 2024, pubblicato nell’ambito della riforma fiscale, introduce una novità particolarmente rilevante per chi eredita un immobile in seguito alla morte dell’usufruttuario. A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, la riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà avverrà automaticamente e senza costi, grazie all’intervento diretto dell’Agenzia delle Entrate.

Questo significa che non sarà più necessario presentare una domanda di voltura catastale, poiché l’Agenzia provvederà d’ufficio alla modifica dei dati basandosi sulle informazioni disponibili nell’Anagrafe Tributaria, che tiene traccia degli eventi anagrafici, come il decesso.

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La procedura automatizzata ha due grandi vantaggi:

  1. Semplificazione per i contribuenti, che non dovranno più occuparsi di adempimenti burocratici spesso complessi;
  2. Azzeramento di tributi e oneri, poiché la voltura non comporterà alcun costo per l’erede o il nudo proprietario.

Questa innovazione si inserisce in un processo più ampio di digitalizzazione e semplificazione delle pratiche catastali e successorie, con l’obiettivo di ridurre i tempi e alleggerire gli obblighi a carico dei cittadini.

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Quando serve ancora presentare la domanda di voltura

Nonostante la semplificazione prevista dalla nuova normativa, ci sono alcune eccezioni in cui il nudo proprietario dovrà comunque presentare la domanda di voltura catastale. Questo avviene nei casi in cui l’usufrutto non si estingue per morte, ma viene trasferito a un altro soggetto secondo il cosiddetto diritto di accrescimento.

Il diritto di accrescimento si verifica, ad esempio, quando due o più usufruttuari hanno acquisito congiuntamente il diritto di usufrutto, e uno di essi viene a mancare: la quota dell’usufrutto non si estingue, ma si trasferisce agli altri usufruttuari ancora in vita. In queste situazioni, l’usufrutto non si riunisce automaticamente alla nuda proprietà, rendendo necessario l’intervento del contribuente.

In questi casi, però, la normativa continua a tutelare il contribuente, stabilendo che la domanda di voltura:

  • Non è soggetta a imposte;
  • Non comporta oneri amministrativi.

Si tratta dunque di una procedura gratuita, ma comunque a carico del cittadino, che deve attivarsi per aggiornare la situazione catastale.

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Cosa conviene fare: consigli utili per i nudi proprietari

La riforma introdotta dal Dlgs 139/2024 rappresenta un passo avanti significativo nella semplificazione delle pratiche catastali per chi eredita un immobile. Dal 2025, chi si trova nella condizione di nudo proprietario non dovrà più preoccuparsi di presentare una voltura in caso di decesso dell’usufruttuario, a meno che non si tratti di un usufrutto con diritto di accrescimento.

Per prepararsi al meglio, ecco alcuni consigli pratici:

  • Verifica che i dati anagrafici tuoi e del defunto siano correttamente aggiornati nell’Anagrafe Tributaria: eventuali discrepanze potrebbero bloccare l’automatismo;
  • Conserva copia della documentazione ereditaria, come il certificato di morte e l’eventuale atto di donazione o scrittura privata con cui è stata costituita la nuda proprietà;
  • Se hai dubbi sulla natura del diritto di usufrutto originario (es. se erano presenti più usufruttuari), consulta un tecnico o un notaio per evitare omissioni;
  • Ricorda che fino al 31 dicembre 2024 resta in vigore la vecchia normativa, che richiede ancora la presentazione della domanda di voltura.

La nuova procedura, automatica e gratuita, elimina burocrazia e riduce il margine di errore, portando vantaggi concreti soprattutto nei casi più semplici e frequenti. Un’ulteriore conferma che la digitalizzazione della pubblica amministrazione può semplificare davvero la vita dei cittadini.