Edilizia.com
Edilizia.com
Home » Casa » IMU 2022, a Giugno scadenza acconto. Quando si paga la tassa sulla casa?

IMU 2022, a Giugno scadenza acconto. Quando si paga la tassa sulla casa?

IMU 2022, a Giugno scadenza acconto. Quando si paga la tassa sulla casa?IMU 2022, a Giugno scadenza acconto. Quando si paga la tassa sulla casa?
Ultimo Aggiornamento:

Il pagamento dell’IMU rappresenta uno degli obblighi che i proprietari di un’abitazione devono necessariamente assolvere. Scopriamo ora tutte le informazioni che riguardano questa tassa.

L’IMU e la prima parte

Secondo quanto riportato dall’art. 1, comma 743, della Legge 234/2021– Legge di Bilancio 2022, nel mese di Giugno scade la prima parte del pagamento della tassa sugli immobili.

La seconda parte, invece, deve essere saldata nel mese di Dicembre, sempre secondo quanto riportato dalla normativa in vigore.

Quali sono le date di scadenza dell’IMU

Per una maggiore precisione è importante capire quale sia il giorno ultimo di entrambi i pagamenti, affinché non si rischi di effettuare ritardi nel versamento del compenso.

Durante il mese di Giugno, la data ultima di scadenza è fissata al giorno 16, quindi a metà mese. A Dicembre, quando si dovrà provvedere a effettuare il versamento della seconda parte, la data di scadenza è fissata sempre a metà mese, quindi il 16.

Chi deve effettuare il pagamento dell’IMU

Per quanto riguarda il pagamento dell’IMU, la normativa non prevede alcun cambiamento, pertanto occorre rimarcare quali sono i soggetto che devono procedere con il versamento della tassa.

Tra di essi ovviamente spicca il proprietario dell’immobile, compreso il caso in cui la prima casa rientri nella categoria di quelle di lusso, nonché chi usufruisce dell’abitazione stessa.

Anche il locatario e il concessionario devono provvedere al versamento dell’imposta in questione.

In aggiunta anche il coniuge separato al quale è stata affidata la casa della famiglia deve effettuare il pagamento dell’IMU secondo le modalità previste dalla legge.

Quali sono gli immobili per cui si deve pagare l’IMU a giugno

Per quanto riguarda invece le tipologie di costruzioni che riguardano il pagamento dell’IMU, anche in questo caso occorre precisare come non vi siano delle particolari variazioni su questo fronte.

In particolar modo è importante considerare immobili su cui grava la tassa tutti i fabbricati eccetto quello principale ma solo nel caso in cui questo non rientri nelle categorie del catasto A/1, A/8 e A/9, perciò abitazioni che rientrano nel gruppo di quelle di lusso.

I fabbricati rientrano invece nella categoria che prevede il pagamento della tassa e lo stesso vale per i terreni agricoli e allo stesso tempo per tutte quelle aree dove è possibile costruire un fabbricato.

Pertanto i possessori di una di queste categorie di beni devono provvedere al pagamento della tassa entro il 16 giugno 2022.

La novità in merito all’esenzione dei coniugi

Una delle principali cambiamenti che riguarda il pagamento dell’IMU è dedicata ai coniugi che hanno due residenze differenti, quindi due abitazioni.

L’articolo 5-decies collegato alla Legge di Bilancio prevede che i due coniugi abbiano la possibilità di poter scegliere su quale delle due abitazioni è possibile far ricadere la propria scelta in merito al pagamento dell’IMU.

Spetterà quindi ai due, di comune accordo, indicare quale sarà l’abitazione che verrà definita come secondaria, quindi sulla quale si dovrà effettuare il calcolo della tassa in questione.

Questa rappresenta quindi la vera novità in merito al pagamento di tale tassa.

Ovviamente, anche in questa circostanza, una volta che i coniugi hanno deciso su quale abitazione far ricadere il pagamento in questione, questo dovrà essere effettuato entro il giorno 16 Giugno dell’anno in corso per la prima parte, mentre la seconda dovrà essere versata nel mese di dicembre.

Gli altri esenti dal pagamento dell’IMU

La Legge di Bilancio, in merito all’IMU, ha stabilito anche quali sono gli altri esenti che non saranno costretti a effettuare il pagamento della tassa in due parti.

Tra di essi spiccano i fabbricati con destinazione relativa alla vendita delle merci: in questo caso la tassa non viene applicata in quanto l’immobile ha uno scopo differente rispetto quelli elencati dalla normativa, quindi non rientra in alcuna categoria.

A causa della pandemia è stata inoltre realizzata una legge specifica, ovvero l’articolo 78, comma 3 del decreto legge n. 104/2020, nel quale è specificato che tutti i locali che appartengono alla categoria D3 non saranno oggetto della tassazione.

In questo caso si fa riferimento a tutte quelle sale cinematografiche, teatri, locali dove vengono organizzati eventi di interesse pubblico e simili che, a causa della pandemia, non sono stati utilizzati, quindi il loro obiettivo non è stato raggiunto.

Infine, sempre per quanto riguarda le esenzioni previste sul fronte del pagamento dalla rata di Giugno e di Dicembre, la legge stabilisce tutti gli immobili dichiarati inagibili a causa del sisma del 2012 non sono oggetto della tassa in questione.

Pertanto quei fabbricati, ma non solo, con locazione in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, non saranno oggetto del calcolo relativo al pagamento della tassa in questione. In tutti gli altri casi, invece, rimangono in vigore tutte le disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2022.

Pertanto è bene ricordare che la prima parte della tassa deve essere pagata entro e non oltre il giorno 16 Giugno 2022, dopo aver effettuato i calcoli che permettono di conoscere a quanto l’importo complessivo, quindi la prima parte.

La seconda, invece, deve essere versata entro il giorno 16 Dicembre, quindi si parla della parte restante della rata, anch’essa frutto di un accurato calcolo che permette di scoprire quale sia l’importo dovuto.

Richiedi informazioni per Casa, Economia e Finanza, Notizie

Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!

Voglio iscrivermi gratuitamente per avere risposte più veloci!

*Vista l'informativa privacy, acconsento anche alle finalità ivi descritte agli artt. 2.3, 2.4, 2.5. Per limitare il consenso ad una o più finalità clicca qui.

Invia Richiesta

Articoli Correlati

Cappotto termico: il piano regolatore del comune può vietarlo?Cappotto termico: il piano regolatore del comune può vietarlo?

Cappotto termico: il piano regolatore del comune può vietarlo?

25/03/2024 15:25 - Una sentenza del TAR Lombardia ha stabilito che l'installazione di cappotti termici, per efficienza energetica, prevale sulle norme urbanistiche locali, segnando un passo verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione edilizia.
TAGS: casa, esenzione IMU, fabbricati, imu, scadenza IMU, tasse, tasse casa, terreno agricolo

Autore: Redazione Online

Edilizia.com è online dal 1998, il primo del settore in Italia!