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Da finestra a porta-finestra: aspetti legali e procedurali

Da finestra a porta-finestra: aspetti legali e proceduraliDa finestra a porta-finestra: aspetti legali e procedurali
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La trasformazione di una finestra in una porta-finestra può apportare numerosi benefici a un immobile, quali un maggiore afflusso di luce naturale e un panorama ampliato. Tuttavia, questo tipo di intervento richiede una comprensione accurata delle leggi e delle procedure urbanistiche.

Con questa guida, desideriamo fornire un quadro chiaro e dettagliato su come procedere in modo corretto e conforme alla normativa.

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La legge e l’intervento di trasformazione

Secondo il Consiglio di Stato (sentenza 467/2022), la trasformazione di una finestra in una porta-finestra è considerata un intervento di manutenzione straordinaria. Pertanto, deve essere segnalato tramite la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune competente.

Anche se l’alterazione può apparire minima e quasi invisibile, la modifica dei prospetti dell’edificio è un aspetto cruciale nell’edilizia, influenzando non solo l’aspetto estetico, ma anche la sicurezza strutturale.

Per ottenere l’autorizzazione comunale, è necessario presentare la SCIA che dovrà dettagliare con precisione l’intervento previsto.

Leggi anche: SCIA: come funziona, chi deve richiederla, tempi e durata

È importante sottolineare che non tutti gli interventi sono ammissibili nell’ambito dell’edilizia libera. Infatti, una modifica come quella in questione, che comporta un cambiamento nella sagoma e nel prospetto dell’edificio, necessita di un permesso esplicito.

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Considerazioni condominiali

Se l’immobile in questione è situato all’interno di un condominio, potrebbe sorgere il dubbio sulla necessità o meno di ottenere un’autorizzazione dall’assemblea condominiale.

A meno che il regolamento condominiale non proibisca esplicitamente questo tipo di interventi, non è necessario ottenere alcun permesso dall’assemblea. Infatti, l’articolo 1102 del Codice Civile sottolinea che ogni proprietario ha il diritto di apportare migliorie al proprio immobile, purché siano rispettate le normative vigenti.

Art. 1102.
(Uso della cosa comune).

Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché’ non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa.

Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso.

Nonostante l’intervento di trasformazione da finestra a porta-finestra non riguardi le pareti portanti, è fondamentale garantire la stabilità dell’edificio. Qualsiasi intervento che possa mettere a rischio la sicurezza strutturale del palazzo dovrebbe essere valutato attentamente, seguendo le linee guida tecniche e le indicazioni dei professionisti del settore.

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Conclusioni

In conclusione, la trasformazione di una finestra in porta-finestra, pur rappresentando un significativo miglioramento estetico e funzionale per un immobile, richiede un’accurata pianificazione e comprensione delle normative.

Prima di procedere con tali interventi, è consigliabile consultare esperti del settore edilizio e legale per garantire che ogni passaggio sia eseguito nel rispetto della legge. Con la giusta preparazione e le informazioni corrette, questo tipo di intervento può aumentare notevolmente il valore e la vivibilità del vostro immobile.



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TAGS: condominio, finestra, porta-finestra, portafinestra

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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