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Cantieri Sicilia: operai di altre regioni, niente quarantena

Ci sono nuove disposizioni per quanto riguarda i cantieri in Sicilia e la quarantena obbligatoria per chi entra nella Regione. A decretarlo è l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

Cantieri Sicilia: operai di altre regioni, niente quarantena Cantieri Sicilia: operai di altre regioni, niente quarantena
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Ci sono nuove disposizioni per quanto riguarda i cantieri in Sicilia e la quarantena obbligatoria per chi entra nella Regione. A decretarlo è l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

In sostanza, gli operai che arrivano da fuori Regione per lavorare nei cantieri edili e nella manutenzione delle reti, sono esonerati dai 14 giorni di quarantena obbligatori secondo il Governo.

Si dispongono però delle misure straordinarie di sorveglianza sanitaria dell’ASP (Azienda Provinciale Sanitaria) del territorio.

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Cantieri Sicilia: operai extra regionali esonerati dalla quarantena

L’assessore regionale Razza ha sottoscritto quindi un nuovo decreto che esonera gli operai provenienti da altre regioni dall’obbligo di stare in quarantena.

In una nota della Regione Sicilia si legge:

Il documento, che di fatto recepisce quanto disposto dal presidente della Regione Nello Musumeci attraverso l’ordinanza del 18 aprile, regolamenta l’accesso nel territorio siciliano per il personale indicato nel Dpcm del 10 aprile che include, tra gli altri, gli operai impegnati nei cantieri edili o nelle manutenzione delle reti”.

A quanto pare quindi, per gli operai edili che entrano in Sicilia per lavoro si manterrà un regime totalmente differente. Ovviamente però, tali operai non saranno esenti dai controlli sanitari e dai provvedimenti riguardanti la sicurezza contro la diffusione del Covid-19.

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Cosa dispone il decreto

Le nuove disposizioni del decreto obbligano il datore di lavoro a:

  • Inviare al dipartimento di Prevenzione dell’ASP territoriale l’elenco dei dipendenti che devono entrare in Regione per motivi lavorativi;
  • Trasmettere, 48 ore prima del loro arrivo, una comunicazione al dipartimento regionale della Protezione Civile.

A seguito della comunicazione del datore di lavoro, l’ASP dovrà procedere ad attivare dei protocolli speciali di sorveglianza sanitaria, in collaborazione con l’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale).

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Le responsabilità dell’ASP

Nel momento in cui i lavoratori accederanno sull’Isola, sarà necessario che l’ASP venga a conoscenza delle seguenti informazioni:

  • La condizione di salute degli operai compiendo l’esame rinofaringeo;
  • Se sono stati sottoposti ad un qualche regime di sorveglianza attiva;
  • Se sono stati sottoposti all’isolamento domiciliare durante i 14/21 giorni precedenti l’arrivo in Regione. Nel caso lo siano stati, ci si dovrà informare sul motivo dell’isolamento;
  • L’eventuale effettuazione di tamponi o test sierologici nella propria Regione di provenienza;
  • Eventuali contatti con soggetti positivi al Covid-19 o transito in zone maggiormente a rischio.

Oltre a questo, se gli operai saranno ritenuti idonei a cominciare a lavorare, ovviamente dovranno essere sottoposti alle misure di protocollo nazionale disposte dal MIT. Esattamente come tutti i loro colleghi.

L’unica attenzione in più riguarda la misurazione della temperatura. Come sappiamo infatti, le misure di sicurezza del Protocollo nazionale impongono la misurazione della temperatura corporea di ogni operaio prima dell’inizio di ogni turno di lavoro.

Per quanto riguarda gli operai extra regionali invece, la temperatura dovrà essere misurata anche alla fine di ogni turno lavorativo.

Di seguito potete leggere la nota sul sito ufficiale della Regione Sicilia http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_ArchivioLaRegioneInforma/PIR_Cantierimisurelavoratoriextraregione.



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TAGS: cantieri, coronavirus, covid19, governo, quarantena, regione sicilia, ruggero razza, sicilia

Autore: Redazione Online

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